Ogni tanto bisogna fare ordine, nei cassetti, nel computer e nella vita. E, sistemando l’archivio delle foto e delle centinaia di chiavette USB, ho trovato Schumi, in un comunicato della Ferrari (che potete rileggere in basso) e alcune immagini. Che mi hanno fatta tornare a domenica 10 settembre 2006, GP d’Italia a Monza. Vittoria di Michael Schumacher con la Ferrari e tripudio sotto il podio, lui al settimo cielo con Jean Todt, abbracci con lui , con Kimi Raikkonen (in quello che ancora non sapevamo essere un passaggio di consegne…) e con Robert Kubica e, poco dopo, in sala stampa, l’annuncio choc del ritiro a fine stagione. La foto d’apertura è brutta, mossa e non professionale, ma testimonia l’emozione di quel momento, sua e di tutti noi che eravamo lì davanti a lui. Fu un momento storico, “forte” dal punto di vista professionale ma soprattutto umano. Il resto, tutto il resto, è storia. Volevamo condividere con voi questo ricordo, tutto qui. Perché mica sempre dev’esserci un senso nella vita e nel lavoro! PS: sono passati quasi 10 anni… e sembra davvero ieri!
Barbara Premoli
COMUNICATO STAMPA SCUDERIA FERRARI
Maranello, 10 settembre 2006 – Michael Schumacher concluderà la sua carriera agonistica al termine del Campionato del Mondo 2006.
Indipendentemente dall’esito del campionato in corso, Michael lascerà la Formula 1 come detentore di quasi tutti i primati. Fino ad oggi, ha conquistato sette titoli mondiali Piloti e ha contribuito ad altrettante vittorie delle sue squadre nel Campionato Costruttori. In 247 partecipazioni ad un Gran Premio di Formula 1 (178 al volante di una Ferrari), le vittorie sono state 90 (71), le pole position 68 (58) e i giri più veloci in gara 75 (52); i punti iridati accumulati sono 1354, di cui 1051 con le monoposto di Maranello. Nessuno nel mondo dell’automobilismo sportivo ha saputo fare meglio di lui.
L’unico primato che, conseguentemente alla sua scelta, non potrà battere sarà quello delle partecipazioni ad un Gran Premio: Michael potrà arrivare a 250 presenze, a soltanto sei lunghezze dal record di Riccardo Patrese. Schumacher è parte della Scuderia Ferrari da undici stagioni, una dimostrazione di fedeltà che non ha eguali in Formula 1, conquistando, finora, cinque titoli Piloti e contribuendo al successo della squadra in sei campionati Costruttori. Nessun altro pilota aveva mai vinto tanto con i colori della Scuderia.
“Ho sempre detto che la decisione di ritirarsi spettava solamente a lui ma, ora che il passo è stato compiuto, provo un senso di tristezza” – ha dichiarato il Presidente e Amministratore Delegato della Ferrari, Luca di Montezemolo – “Insieme abbiamo vissuto anni indimenticabili, attraversando momenti felici ed altri difficili, raggiungendo risultati che sarà arduo eguagliare. A Michael va il ringraziamento di tutti i collaboratori e i sostenitori della Ferrari per il grande attaccamento dimostrato ai nostri colori e per l’impegno, la determinazione e il coraggio con cui ha lavorato, dandoci soddisfazioni immense. E’ un uomo sincero e appassionato, che ha saputo conquistarsi l’affetto di tutti noi e dei nostri tifosi. Il suo rapporto con Maranello proseguirà nel futuro, anche se in altre forme, e ciò mi fa molto piacere.”
“Michael ha scritto un capitolo unico nella storia della Formula 1 e, in particolare, della Ferrari, che ancora deve peraltro vedere la sua conclusione e che va al di là dei risultati raccolti” – ha aggiunto il Direttore Generale, Jean Todt – “E’ un uomo eccezionale e un pilota leggendario. Per me personalmente è un grande amico: insieme abbiamo condiviso emozioni irripetibili. Aver avuto la possibilità di lavorare insieme a lui è stato e continuerà ad essere un privilegio.”
“Qualunque cosa io possa dire adesso non sarà mai abbastanza grande o appropriata per spiegare che cosa mi abbia dato e quanto sia affascinante per me lo sport dell’automobile” – ha detto Michael Schumacher – “Dai go-kart alla Formula 1, ho vissuto momenti che non dimenticherò mai. Sono profondamente grato per tutto quello che ho avuto. Voglio ringraziare tutti coloro che mi sono stati accanto, che mi hanno aiutato e mi hanno ispirato, sin da quando ero un bambino. Un ringraziamento speciale va soprattutto a Corinna e i nostri due figli, che mi hanno dato la forza di fare quello che ho fatto. Tutti questi anni in Formula 1 sono stati straordinari, soprattutto quelli trascorsi insieme ai miei amici della Scuderia. Presto il mio futuro apparterrà alla mia famiglia ma sono felice di rimanere parte della Ferrari. Ora, però, quello che conta di più è il campionato del mondo.”
A fine anno, secondo la tradizione, verrà resa nota la nuova organizzazione della squadra, che comprenderà anche la definizione della posizione che Michael ricoprirà.