Il comunicato ufficiale Pininfarina porta la data del 14 dicembre e in basso potete leggerlo integralmente. Pincar s.r.l. in liquidazione, proprietaria di n. 22.945.566 azioni ordinarie, pari a circa il 76,063% del capitale sociale, e attuale socio di controllo di Pininfarina S.p.A., ha stipulato, in accordo con le Banche un Investment Agreement (l’Accordo di Investimento) con le società Mahindra & Mahindra Ltd. e TechMahindra Ltd. in merito a un’operazione concernente Pininfarina. Si è immediatamente scatenato l’inferno sui media, con una serie di ipotesi e voci incontrollate, riassunte tutte in una frase “L’Italia ha perso anche la Pininfarina… gli indiani la distruggeranno“.
Personalmente sentivamo bisogno di chiarezza e l’ha sentito anche Lorenza Pininfarina, figlia del grande ingegner Sergio Pininfarina, scomparso nel 2012, che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato la sua opinione personale sulla trattativa e ci ha autorizzati a pubblicarla. Dopo aver letto vi assicuriamo che il quadro sarà chiaro. Grazie Lorenza, grande donna e amica.
Barbara Premoli
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“Non userò parole da comunicato stampa o astruserie tecniche per addetti ai lavori. Parlerò agli amici sinceramente e semplicemente, con la mente ferma e il cuore caldo. Ho lavorato con impegno e passione per decenni nell’azienda che porta e porterà il mio nome. Ne sono sempre orgogliosa. Dal 2005 abbiamo vissuto momenti di crescente grande difficoltà, di carattere interno (insostenibilità crescente dei debiti assunti per assemblare per conto terzi), di settore (la fine del mercato degli assemblaggi per conto terzi), generali, di contesto ( la crisi globale).
Sono rimasta a lottare fino al 2009, dopo aver, nel mio piccolo, contribuito a portare in sicurezza con le banche l’azienda (31/12/2008), che altrimenti sarebbe fallita. Sono uscita solo perché mi erano tolte le deleghe operative, a me e alla famiglia, e io avevo solo quella di vicepresidente vicario, responsabile della comunicazione. Mi è sempre piaciuto lavorare, non fare la figurina di rappresentanza. In quella occasione la nostra famiglia si spogliò delle azioni che vennero date in pegno agli istituti finanziatori. Quindi da questo pre-accordo e prossimo accordo la famiglia non guadagna nulla, se non la continuità della Pininfarina.
Leggo con dispiacere tanti commenti di persone che non sanno e non si danno la pena di capirne di più. In compenso sparano giudizi senza alcuna comprensione degli eventi. Vorrei chiarire che in questi anni la Pininfarina, con il sostegno fondamentale delle banche, ha continuato a lavorare con coraggio e impegno, fra mllle difficoltà, fra mille problematiche, anche drammatiche. C’é stato anche un costo sociale gravissimo di questa inevitabile ristrutturazione, e le persone coinvolte sanno che sono loro vicina, da sempre.
Nessun imprenditore serio e per bene si diverte a mettere in mobilità i propri lavoratori, il suo vero capitale, quello umano. Se è costretto a farlo è anche per salvare altri posti lavoro, a oggi ancora 700, fra Italia e Germania. Tuttavia, dal prossimo anno, con la chiusura dell’accordo con Mahindra & Mahindra Tech, si apre una nuova era. Pagamento dei debiti residui, investimenti per la crescita, nuova linfa vitale, nuovi mercati per nuovi prodotti, nuove importanti sinergie, nuova occupazione.
Sono orgogliosa di appartenere a una famiglia che, per sua scelta, ha rinunciato a tutto per salvare l’azienda, per darle una nuona vita continuando a lavorare senza farsi influenzare dagli eventi avversi e infine legandosi ad un grande partner industriale da 17 mild di dollari di fatturato, invece di accogliere le sirene dei fondi speculativi che negli anni si sono fatti avanti, magari promettendo qualcosa alla famiglia, ma per poi presumibilmente fare uno spezzatino di tutto quello che è stata la mia vita e la vita di quelli che si impegnano quotidianamente in azienda. A loro va il mio grazie, convinto e solidale. Non è da tutti comportarsi così. Come vedete, non mi tiro indietro e dico la mia. A titolo personale.
Lorenza Pininfarina”