Secondo i dati resi noti dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti, la Motorizzazione ha immatricolato, nel mese di novembre 2015, 134.021 auto, con una variazione del 23,47 rispetto a novembre 2014 e dello 0,39% rispetto a ottobre 2015, quando ne sono state immatricolate 133.500.
“Il dato delle immatricolazioni del mese di novembre è molto positivo, specie se si considera che arriva dopo lo scoppio del Dieselgate” ha dichiarato Raffaele Caracciolo, esperto di automotive dell’Unione Nazionale Consumatori. “Vuol dire che i consumatori, per il momento, si fidano ancora e continuano ad acquistare autovetture. Ricordiamo, peraltro, che i veicoli Euro 6 della Volkswagen, ossia quelli di corrente produzione, non risultano coinvolti nello scandalo. A oggi la Volkswagen prevede un bilancio in rosso per via degli accantonamenti, tassati, che ha stanziato per coprire i costi di “retro fitting” di alcuni milioni di veicolo Euro 5, ma non accusa alcun calo nelle vendite. Dietro ai numeri positivi delle immatricolazioni, comunque, si nasconde il fenomeno delle esportazioni fittizie che rientrano con conseguente reimmatricolazione, oppure continuano a circolare con la nuova targa moldava, rumena, polacca o bulgara. Chiediamo, quindi, al ministero delle Infrastrutture di sapere quante sono le autovetture davvero circolanti in Italia e quante sono le immatricolazioni di veicoli importati come usati. Sono alcune centinaia di migliaia i veicoli con targa estera che circolano stabilmente nel nostro Paese ed è ora di porre il fenomeno sotto controllo“, ha concluso Caracciolo.
L’Unione Nazionale Consumatori ricorda che le radiazioni di autoveicoli per demolizioni tra il 2010 e il 2014 sono passate da 1.191.610 a 810.802 mentre quelle per esportazione, dopo il picco del 2012 di 733.132 veicoli, sono tornate poco sotto il livello del 2010, cioè 425.638. L’insieme delle marche più spesso oggetto di pseudo esportazione, al solo scopo di circolare in Italia a condizioni fiscali agevolate sono 230.146, e non è un caso che le associazioni sindacali dei demolitori sostengono che la demolizione di veicoli di queste marche, sono diventate rarissime.
Redazione MotoriNoLimits