Il campionato 2015 si conclude in un luogo molto familiare per Pirelli: lo spettacolare circuito di Yas Marina ad Abu Dhabi, usato spesso per i test e le presentazioni dall’azienda italiana, nonché per i primi test su bagnato della sua ultima era F1. L’asfalto liscio, tipico di questo tracciato, ha fatto sì che Pirelli scegliesse di portare i due pneumatici più morbidi della gamma: il P Zero Yellow soft ed il P Zero Red supersoft.
Il GP di Abu Dhabi si svolge dal tardo pomeriggio fino alla sera: le temperature della pista tendono, dunque, a calare nel corso della gara, il che significa che la curva di comportamento dello pneumatico è leggermente diversa dal normale: un’altra variabile complessa che le squadre dovranno integrare nei loro calcoli di strategia.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “E’ incredibile che la stagione 2015 sia già finita. Con il Titolo già assegnato, i team potranno spingere al massimo con le nostre gomme. Abu Dhabi fornisce loro una sfida interessante: nonostante la superficie molto liscia, gli pneumatici vengono particolarmente sollecitati a causa della conformazione del tracciato, quindi la gestione delle gomme diventa una parte importante della strategia, in particolare in accelerazione nelle zone di trazione, dove è molto facile slittare. La combinazione di mescole è la stessa dello scorso anno, quindi probabilmente assisteremo a un’altra gara a due soste; tuttavia, le temperature, in calo, possono avere un effetto sulle gomme e quindi sulla strategia. Appena due giorni dopo la fine della stagione 2015, iniziamo già a pensare al prossimo Campionato: martedì 1° dicembre ci saranno 12 ore di test Pirelli, dalle 9 alle 21, in cui tutte le squadre testeranno alcune nuove costruzioni slick in ottica 2016, nonché la nuova mescola ultrasoft”.
Le sfide per gli pneumatici: le temperature in calo, dovute al fatto che la gara inizierà nel pomeriggio, fanno sì che la pista tenda a diventare più veloce man mano che il GP va avanti, fenomeno accentuato anche dalla riduzione dei carichi di benzina. Proprio come il precedente round di Interlagos, la gara si corre in senso antiorario: una caratteristica relativamente insolita, che a volte può causare problemi fisici ai piloti. La prima parte del circuito è costituita da una serie ripetuta di curve, che tendono a riscaldare la mescola; quest’ultima può raffreddarsi sul lungo rettilineo, dove le vetture sono a tutto gas per circa 15 secondi, con l’equivalente di circa 800 kg di carico aerodinamico.
La strategia vincente del 2014: lo scorso anno Lewis Hamilton vinse con una strategia a due soste. Iniziò con le supersoft, prima di passare alle soft al 10° e al 31° giro. Poi, 24 giri dopo, divenne campione del mondo 2014.
Differenza di prestazione prevista tra le due mescole: 1,0-1,2 secondi al giro.
Redazione MotoriNoLimits