La combinazione P Zero White medium e P Zero Yellow soft è stata scelta per la nona volta quest’anno e scenderà in pista anche per il GP del Brasile. Quello di Interlagos è uno dei giri più brevi ma più intensi dell’anno; il circuito viene percorso in senso antiorario, cosa piuttosto inusuale in F1. La pista è molto impegnativa, tanto per le gomme quanto per i piloti e anche il meteo aggiunge imprevedibilità. Lo scorso anno si registrarono le temperature più alte viste in stagione, anche se in passato non sono mancate piogge torrenziali durante la gara. In caso di pista asciutta, Interlagos è ideale per le mescole soft e medie.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Interlagos è uno di quei luoghi storici che hanno contribuito a plasmare la storia della F1, quindi è un piacere per noi venire qui e respirare ancora una volta l’atmosfera unica e la passione dei tifosi locali, alla fine di quella che è stata una tripletta americana: dopo Austin e Messico, arriva adesso il Brasile. Da un punto di vista tecnico, le modifiche all’asfalto apportate lo scorso anno influenzeranno il comportamento degli pneumatici. Tradizionalmente, Interlagos è un circuito ad alta energia per le gomme; ci aspettiamo quindi di vedere due o tre pitstop per la maggior parte dei piloti. Come sempre, però, avremo un quadro preciso della reale situazione solo dopo le sessioni di prove libere del venerdì”.
Le sfide per gli pneumatici: la riasfaltatura del circuito ha modificato i livelli di abrasività della pista. Un’altra novità di quest’anno riguarda il nuovo complesso dei box. Interlagos stressa particolarmente lo pneumatico posteriore destro, in quanto si corre in senso antiorario (sarà così anche per l’ultima gara di Abu Dhabi). Su questa pista, inoltre, gli pneumatici sono soggetti tanto a forze laterali quanto a quelle longitudinali, aumentando la temperatura della mescola. Il carico aerodinamico è piuttosto alto, con pari necessità di grip meccanico e aerodinamico.
La strategia vincente del 2014: lo scorso anno ci fu un’ondata di caldo anomala. Vinse Nico Rosberg, Mercedes, con una strategia a tre soste. Il tedesco iniziò con gomme morbide per poi montare le medie al 7°, 26° e 50° giro. Il pilota più alto in classifica con due soste fu Kimi Raikkonen, che finì la gara al 7° posto.
Differenza di prestazione prevista tra le due mescole: 0,9 secondi al giro.
Redazione MotoriNoLimits