È terminato in anticipo il GP del Messico della Scuderia Ferrari. La corsa di Sebastian Vettel è diventata in salita pochi metri dopo il via. In seguito a un contatto con Daniel Ricciardo alla prima curva, il pilota tedesco ha riportato la foratura del posteriore destro, ed è stato costretto a rientrare ai box per montare un set di gomme nuove. Tornato in pista, Vettel è risalito dall’ultima all’11° posizione, ma un testacoda nel corso del 17° giro ha complicato ulteriormente la sua gara. Nelle fasi centrali della corsa Seb ha girato a un ritmo molto serrato, ma un errore alla curva 7 ha messo definitivamente fine alla sua gara. E’ invece durata solo 22 giri la gara di Kimi Raikkonen. Dopo essere scattato dalla 19° posizione dello schieramento, il finlandese ha rimontato entrando nella top 10. Nel corso del 22° giro Raikkonen è stato costretto al ritiro dopo un contatto con la Williams di Valtteri Bottas, nel quale ha danneggiato la sospensione posteriore sinistra. Al termine dei 71 giri a vincere la corsa è stata la Mercedes di Nico Rosberg, davanti alla vettura gemella del compagno di squadra Lewis Hamilton.
Maurizio Arrivabene: “In questa stagione eravamo già riusciti a toccare il cielo, stavolta abbiamo toccato il fondo. Ma quella di oggi è una lezione di umiltà di cui fare tesoro e che penso servirà ad unire ancora di più la squadra e rafforzare il carattere di tutti noi. Avevo già visto ieri come questa squadra sa reagire, quando c’era stato bisogno di sostituire motore e cambio in tempi record. Oggi non dobbiamo puntare il dito contro nessuno, siamo un team, si vince e si perde insieme. Ho solo un po’ di rammarico perché il nostro passo gara era veramente buono, ma le corse sono fatte così e ci sono anche le giornate storte. Questo però non cambia i nostri obiettivi, visto che la matematica dà ancora a Seb la possibilità di scavalcare Rosberg in classifica e a Kimi di fare la stessa cosa con Bottas”.
Kimi Raikkonen: “Partiamo dall’incidente con Bottas, ci sono sempre due modi diversi di vedere le cose, ognuno può avere il proprio punto di vista, ma a essere onesti non mi aspettavo che finisse in maniera molto diversa. Le corse sono così, ma potevo immaginare che potesse accadere dopo la Russia. Non so se lo abbia fatto di proposito, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma il risultato finale non cambia e non cambierà niente per me in futuro. Ovviamente abbiamo avuto un weekend piuttosto deludente, siamo stati sfortunati sotto molti aspetti e questo non è certo il massimo per noi, ma rimaniamo una squadra forte. E’ andata male sia a me che a Sebastian, ma sono cose che succedono. Come squadra non abbiamo perso nulla, usciamo da un weekend piuttosto difficile ma sono sicuro che nelle prossime due gare torneremo forti e cercheremo di finire la stagione in crescendo”.
Sebastian Vettel: “Oggi sono partito male e, ovviamente, dopo il contatto con Daniel ero molto arrabbiato, ma alla fine penso che non ci sia nessuno da biasimare. Chiaramente non ha potuto evitare di colpirmi perché era troppo veloce per la traiettoria che aveva scelto, ma sono cose che accadono. Queste sono le corse, anche se ovviamente è doloroso quando accade alla prima curva e devi ripartire dal fondo. Praticamente la gara si è persa lì. Speravo in una safety car prima, ma non c’è stata. Ho cercato di rimontare, ma i miei due errori non hanno aiutato. L’ultimo ovviamente ha messo fine alla mia corsa, non ne sono fiero. La macchina in generale andava bene, eravamo veloci, il ritmo era promettente ed eravamo molto vicini alla Mercedes, probabilmente più vicino di quanto non fossimo da un po’ di tempo. Ho provato di tutto, forzando pur di rimontare. E probabilmente l’aver forzato un po’ troppo spiega l’errore che ho fatto”.
Redazione MotoriNoLimits