Stentavamo a crederci eppure era vero: la FIA aveva dato l’ok alle FP3 per il GP degli USA, nonostante le condizioni proibitive, il diluvio e la pista allagata. Motivazione? Piove forte sì, ma l’asfalto di Austin drena benissimo. E’ stata un’ora vissuta pericolosamente, in cui abbiamo avuto conferma del “pelo” di questi ragazzi, conclusasi con il leader della classifica Lewis Hamilton davanti a tutti, grazie a un giro effettuato in una breve finestra di tregua. Ne abbiamo viste di ogni, aquaplaning e sbandate più o meno controllate, persino Sebastian Vettel in retromarcia… Ma alla fine è stato (per noi) un sollievo quando a una ventina di minuti dalla fine tutti sono rientrati nei box. Con quella bandiera sventolata al termine della sessione nonostante l’assenza di macchine in pista! Ma il copione va rispettato, se no Bernie è scontento (lui che è arrivato bello tranquillo sotto il suo ombrellone a circa metà sessione).
Ovviamente tutti sulle full wet (nemmeno a parlarne di intermedie) e sono tre i set di gomme nuove di cui dispone ciascun pilota, per cui se le qualifiche e la gara dovessero essere bagnate ci si chiede con cosa correranno… Ma ci penseremo al momento, anche perché per ora non si sa ancora se le qualifiche ci saranno o no. In quest’ultimo caso, per la griglia di partenza varrà la classifica di queste FP3, con Hamilton che sarebbe quindi in “pole”, seguito dalla Ferrari di Sebastian Vettel e dalla Force India di un indomito Nico Hulkenberg che ha fatto di tutto, come ci fosse il sole, anche quando gli altri erano già rientrati nei box.
Sessione no per Nico Rosberg in testacoda alla curva 3, che ha rotto l’ala finendo contro le barriere. Momenti da brivido anche per Vettel in testacoda alla curva 19, poi alla 9, e che non l’ha mandata a dire via radio, segnalando l’aquaplaning e il peggioramento delle condizioni. Alle spalle di Hulkenberg, la Williams di Bottas e la Toro Rosso di Carlos Sainz, seguiti da Daniil Kvyat, Kimi Raikkonen, Daniel Ricciardo, Nico Rosberg e Felipe Massa a completare la top 10.
Sulle qualifiche resta ancora l’incognita: nel caso di condizioni impossibili potrebbe valere questa classifica, oppure potrebbero disputarsi oggi come previsto alle ore 20 o domattina prima della gara, cosa che si verificò nel GP d’Australia 2013. Considerazione finale: tristissime le tribune vuote e non immaginiamo la rabbia di chi, comprato il biglietto, avrebbe voluto entrare. Ma gli organizzatori hanno preferito lasciar fuori il pubblico per motivi di sicurezza e aprire i cancelli solo alle 12 locali.
Barbara Premoli