Appena letto il calendario F1 2016 (provvisorio) deliberato durante l’ultimo Consiglio Mondiale dalla FIA, è saltata all’occhio la coincidenza tra GP d’Europa e 24 Ore di Le Mans,
nello stesso weekend (19 giugno). Negli ultimi anni il WEC, che include la maratona francese, ha avuto un forte incremento di seguito, anche da parte dei piloti del Circus. Salutata la Red Bull e la F1, Mark Webber è sbarcato nel WEC sponda LMP1 con i colori Porsche per essere raggiunto, quest’anno, da Nico Hülkenberg, proprio in occasione della 24H. Il tedesco della Force India non solo ha partecipato, ma l’ha anche vinta incrementando notevolmente la sua immagine dentro e fuori la pista. In F1, a oggi, Nico non ha ancora avuto l’occasione di mettersi in mostra con una vettura da top team, dopo l’esordio nel 2010 al volante della Williams. Ora non avrà la possibilità di difendere il successo. Con un calendario così fitto, non sarebbe stato certamente facile incastrare tutti gli impegni.
E se col nuovo calendario, il buon direttore d’orchestra Mr E, avesse voluto fare lo “sgambetto” impedendo ai suoi piloti di andare a correre nell’altra massima serie? A insinuare il dubbio ci ha pensato Jenson Button, durante un’intervista concessa ad Auto Express: “Ogni pilota pensa a Le Mans. E’ un grandissimo lavoro di squadra e vincerla rappresenta un risultato fantastico. Mi piace quello che ha fatto Bernie”, commenta sarcastico il britannico. “Ha appena messo in chiaro che i piloti di F1 non possono guidare macchine diverse da una Formula 1. Ho molti progetti per il futuro, che dovranno aspettare”.
Gian Carlo Minardi ha così commentato: “Un calendario così lungo e impegnativo può facilmente avere delle concomitanze. Col fuso orario le due gare non dovrebbero neanche sovrapporsi, pertanto non vedo problemi. Molte volte abbiamo corso in Canada nello stesso weekend della 24H”.
Il manager faentino non ha mai fatto segreto di non condividere l’idea che un pilota di F1 si impegni contemporaneamente in una gara rischiosa come la 24 Ore di Le Mans. “Personalmente non ho mai dato il nulla osta ai miei piloti per prendere parte anche alla maratona francese, nonostante io abbia il massimo rispetto per questo bellissimo evento. Ritengo però che sia una gara che vada preparata diversamente da un GP di F1. Pertanto non volevo correre rischi, dietro a ogni pilota ci sono investimenti importanti sia da parte del costruttore sia degli sponsor. Hülkenberg è stato un’eccezione, la maggior parte dei piloti ha un contratto che non gli permette di correre anche la 24 Ore”.
Redazione MotoriNoLimits