Genova, il Nautico, quel posto magico, incorniciato in una città dai mille volti, che ha vissuto anni (gli ultimi) veramente difficili. La crisi, la politica che ha decisamente contrastato questo settore, perché troppo ricco. Purtroppo momenti difficili che hanno penalizzato fortemente un comparto che era è e rimarrà nonostante tutto un fiore all’occhiello del nostro paese, della nostra industria del nostro saper fare.
Diciamo che questa 55° edizione è moderatamente la prima dopo tanti anni a vedere un minimo risveglio del comparto, a riportare non solo e sempre gli appassionati di mare e di nautica in generale che non possono fare a meno di mancare l’appuntamento genovese, ma anche e soprattutto a sperare in una vera ripresa seppur minima del comparto.
Definito di grande stimolo l’intervento del Vice Ministro allo sviluppo economico Carlo Calenda, che ha dichiarato: “La nautica è uno dei settori più rappresentativi del made in Italy nel mondo e le ricadute sulla filiera sono elevatissime. I numeri positivi registrati in questi ultimi mesi sono un buon segnale ma bisogna proseguire su questa strada”.
Ha perfettamente ragione, la nautica è un po’ come la moda, un simbolo, un modo di esprimere e promuovere il saper fare “e bene” Italiano. Purtroppo però vi è da verificarsi la spaccatura della nostra nautica, l’UCINA che raggruppava tutta la filiera, vede oggi un buon numero ed importante di brand come Gruppo Ferretti e Gruppo Azimut, per citare i due più importanti che lasciano l’associazione presente in Confindustria per creare una nuova entità del lusso dal nome “Nautica Italiana” che entra nella filiera della fondazione Altagamma, che aspira ad entrare in Confidustria, ma di fatto a oggi non lo è.
Se questo avrà risvolti sul comparto lo sapremo solo nel prossimo futuro, intanto il Presidente di Ucina, Carla de Maria, che è donna e manager di grande spessore ha commentato così l’apertura del Nautico, senza tornare sull’argomento “spaccatura”: “Sarà un grande Salone, fin dalla mia elezione l’ho definito il Salone del rilancio. Dallo scorso anno il settore nautico sta mostrando segnali di crescita, ma è soprattutto nel 2015 che si sono visti i progressi più evidenti, non solo nei dati di export ma anche nel mercato interno. Questo è un importante segnale di un incoraggiante inversione di tendenza, testimoniata anche dall’energia nuova che si respira qui al Salone”.
I numeri confortano questa voglia di ripresa, è gli organizzatori dichiarano che si è vista una attività di prevendite, che parla di un +40% di prevendite, 20% in più le barche in acqua al salone e molti operatori esteri presenti, con un +27%. Uno sguardo alle aree espositive, che si concentrano in un Salone raccolto, ma a ben strutturato. Il nuovo disegno delle aree progettato dallo studio Caliari crea facili flussi al Salone in una passeggiata alla scoperta della nautica, in tutte le sue forme e interpretazioni. Completamente ridisegnata l’area d’ingresso: dalle biglietterie uno scenografico muro rosso (sinceramente molto poco marino) accompagna il visitatore fino agli spazi espositivi attraverso un percorso guidato e rivolto verso il mare.
Tra le novità il “Sea Experience” all’interno del Padiglione del mare (padiglione S) dedicato agli sport acquatici e all’accessoristica, il “Power Village” (piazzale marina 1) allo scoperto, dedicato ai motori marini, l’area “Boat Discovery” dedicata a chi acquista per la prima volta una barca. Confermate le sezioni interamente dedicate alla vela il “Sailing World” (marina 1), alle imbarcazioni a motore dai 12 metri fino ai maxiyachts (piazzale marina 1 e parte della darsena), all’accessoristica (Padiglione B superiore).
Una menzione speciale a una novità che farà particolarmente piacere ai tanti appassionati di vela estrema. Sbarca a Genova la VOR, Volvo Ocean Race, il giro del mondo, la regata più impegnativa ed affascinante oggi esistente. Si regata attorno al mondo per 9 mesi e quando si torna a casa si pensa per tanto tempo a quello che si è vissuto e probabilmente poco dopo alla prossima edizione. Due barche, quella di Team Vestas e Sca e poi tanti protagonisti, primo fra tutti il nostro Alberto Bolzan.
Ma non solo l’eccellenza italiana, con il Cantiere Persico fresco di nomina a organizzare il futuro produttivo dei VOR 60 e poi Gottifredi Maffioli, Cariboni, Harke, insomma l’eccellenza italiana che era stata protagonista lo scorso anno di una tappa virtuale presso il Circolo Canottieri Aniene di Roma e questa presenza della Volvo Ocean Race a Genova sono la testimonianza dell’importanza della nostra penisola, dei nostri appassionati anche per la vela mondiale e per tutte le sue attività, dove l’Italia e i suoi velisti sono stati sempre protagonisti. Non ci resta dunque che augurarvi un buon salone sempre con la stessa passione ed attenzione per il mare che gli appassionati da sempre hanno nel cuore.
Paolo Bonaveri