Lewis Hamilton ha conquistato la pole per il GP d’Italia, con le due Ferrari di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel a completare il podio del sabato a Monza, seguite dalla Mercedes di Nico Rosberg. Hamilton ha utilizzato l’ultimo sviluppo del motore Mercedes, sfruttandolo al meglio e chiudendo con un vantaggio di 0.234s sulla SF15-T di Kimi. Il campione in carica non è riuscito a migliorare il tempo di 1m23.397s nel secondo run, sufficiente comunque per assicurargli la 7° pole consecutiva, l’11° della stagione, con Raikkonen che ha chiuso davanti a Vettel per 0.054s. I due hanno utilizzato la power unit aggiornata e sono stati più veloci di un decimo di Nico Rosberg, che nelle FP3 ha notato “una strana oscillazione” dal nuovo motore Mercedes, per cui il team per le qualifiche ha montato la vecchia specifica usata a Spa. La mancanza di potenza spiega la diffcerenza di 0.306s rispetto al compagno di squadra.
Terza fila per le Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas, a quasi mezzo secondo dalla Force India di Sergio Perez, seguito dalla Lotus di Romain Grosjean e dal compagno di squadra Nico Hulkenberg che, dopo aver lamentato un calo di potenza nel primo run in Qe, non ha più girato. Il tempo del tedesco di 1m25.317s gli è valso il 9° tempo in griglia, davanti alla Sauber di Marcus Ericsson che ha chiuso la top 10, prima della penalizzazione post-qualifiche, che domani perderà 3 posizioni per aver ostacolato Hulkenberg.
Niente Q3 per la seconda Lotus di Pastor Maldonado per soli 0.015s (e pensate che solo 2 decimi racchiudono dal 6° all’11°), seguito dalla Sauber di Felipe Nasr. Come previsto, troppo lente le monoposto motorizzate Renault: la Toro Rosso di Carlos Sainz ha battuto la Red Bull di Daniil Kvyat per 0.178s chiudendo 13°, ma saranno entrambi retrocessi in griglia per i cambiamenti di componenti del motore. Cambio di motore per la Red Bull di Daniel Ricciardo dopo un problema nelle ultime libere che gli ha permesso di scendere in pista a meno di 3 minuti dalla fine del Q1. Più veloce di un decimo del compagno di squadra Kvyat nell’unico run in Q1, non è però tornato in pista, per cui ha chiuso 15° dopo il Q2. L’impresa sul filo di lana di Ricciardo ha messo subito fuori dai giochi le McLaren-Honda, con Jenson Button davanti a Fernando Alonso (bloccato dal traffico) per 0.096s.
A chiudere la classifica le Manor di Will Stevens e Roberto Merhi e la Toro Rosso di Max Verstappen, entrato tardi in pista per un cambio motore e che quindi non mè riuscito a fare un tempo. Ma il suo contributo alla sessione l’ha comunque dato, quando la sua STR10 ha perso il coprimotore alla Curva Grande mostrando una delle parti più top secret in Formula 1.
Barbara Premoli
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