Circa 5.800 Jaguar e Land Rover, per un valore stimato di circa 600 milioni di dollari, sarebbero rimaste coinvolte nella devastante esplosione nel porto cinese di Tianjin e dal successivo incendio scoppiato pochi giorni nel quale, finora, si contano purtroppo 116 morti, oltre 700 feriti e almeno 60 dispersi. L’esplosione è stata pari a una carica di 3 tonnellate di dinamite e si è verificata in una parte dei magazzini in cui erano conservati materiali pericolosi e infiammabili.
Per il momento Jaguar Land Rover non rende nota alcuna cifra in merito, mentre il titolo Tata Motors subito dopo la tragedia ha perso il 4% alla Borsa di Mumbay. In un comunicato Jaguar Land Rover esprime tutto il suo cordoglio per le vittime dell’esplosione e dichiara che, poiché l’accesso all’area rimane ancora interdetto fino a quando non sarà bonificata, non è possibile quantificare l’entità dei danni e il numero delle vetture coinvolte.
Tianjin è uno dei tre porti della Cina utilizzati da JLR per stoccare i veicoli costruiti nelle fabbriche in Gran Bretagna e destinati al mercato cinese. Nell’esplosione sono rimate coinvolte anche centinaia di vetture Renault, Hyundai e Volkswagen.
Walter Marcelli