Il giro perfetto quello con cui a Spa Lewis Hamilton ha conquistato la pole, la sesta consecutiva (non accadeva dal 2000-2001 con Michael Schumacher), la decima della stagione e la terza nel GP del Belgio, a riprova, se mai ce ne fosse bisogno, del dominio Mercedes, con Nico Rosberg secondo, ma a quasi mezzo secondo dal compagno di squadra (la nona prima fila Mercedes 2015). Lo stesso Niki Lauda a fine sessione ha definito incredibile il tempo di 1.47.197 fatto segnare dal suo pilota, in un pomeriggio dominato dalle power unit della Casa di Stoccarda.
Terzo Valtteri Bottas con la Williams, seguito dalla Lotus di Romain Grosjean (miglior qualifica dell’anno), che perderà però 5 posizioni per via della penalità per la sostituzione del cambio. Quinto Sergio Perez, altro motorizzato Mercedes sulla Force India, che sarà quindi promosso in 4° posizione, con la Red Bull di Daniel Ricciardo 6°.
La sorpresa della sessione è stato Sebastian Vettel soltanto 9°, dopo aver chiuso il Q2 in P3: il tedesco dovrà quindi impegnarsi al massimo domani, per celebrare al meglio il GP numero 900 della Scuderia, che non parte sotto una buona stella visto quanto accaduto a Kimi Raikkonen, fermo nel Q2 per un problema di perdita di pressione dell’olio e che domani partirà davanti a Max Verstappen, che non ha preso parte alla seconda sessione visto che dovrà scontare una penalità di 10 posizioni per aver montato la sesta power unit.
Fuori dal taglio anche Nico Hulkenberg dopo un errore a La Source, assieme a Daniil Kvyat e Marcus Ericsson. Nonostante i gettoni spesi per il motore nel corso della pausa estiva, entrambe le McLaren fuori subito nel Q1, con Jenson Button 17° a oltre un secondo dal cut-off di Verstappen, 15°. Ma, come si sa, le posizioni in classifica non fanno grande differenza, visto che Button e Alonso si schiereranno in ultima fila, dopo le penalità di 50 e 55 posizioni… E pensate che la 16° posizione era a un secondo pieno… mission impossible per questa power unit Honda.
Barbara Premoli
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