Di nuovo davanti a tutti anche nelle FP2 il pilota della Mercedes Nico Rosberg, prima che l’esplosione di un pneumatico posteriore mettesse fine prima del previsto alla sua sessione. In una giornata insolitamente calda (23° per l’aria e 39° per l’asfalto), con il tempo di 1m49.687s, il tedesco ha preceduto di 0.302 secondi Hamilton sulle soft, con la Red Bull di Daniel Ricciardo staccata di 4 decimi. Rosberg ha dettato subito il passo con le medie e ha mantenuto il vantaggio passando alle soft, prima di iniziare a effettuare long-run. A meno di mezz’ora dalla fine, l’esplosione del pneumatico ha provocato un testacoda in avvicinamento alla Blanchimont ma, fortunatamente, Rosberg è riuscito a gestire la macchina tenendola lontana dal muro. Sembra che il tutto sia stato innescato da un blistering iniziale.
Dopo la ripresa, la sessione è stata nuovamente interrotta quando Marcus Ericsson è andato largo all’uscita della Pouhon, col sovrasterzo che l’ha fatto finire contro le barriere. Rivale più prossima alla Mercedes si è confermata la Red Bull con Ricciardo terzo a 0.751s e il team-mate Daniil Kvyat staccato di altri 3 decimi. Quinta la Ferrari di Kimi Raikkonen, davanti alla Force India di Nico Hulkenberg. Dopo aver saltato la prima sessione, in cui sulla Lotus ha girato Jolyon Palmer, Romain Grosjean ha chiuso 7° davanti alle Sauber di Ericsson e Felipe Nasr, che per la prima volta quest’anno usano il motore Ferrari 2015. A completare la top 10 la SF15-T di Sebastian Vettel, davanti alla Force India di Sergio Perez. A seguire il duo della Toro Rosso Carlos Sainz Jr e Max Verstappen. Solo 14° e 16° le Williams di Valtteri Bottas e Felipe Massa, divise dalla Lotus di Pastor Maldonado, riuscito a tornare in pista a tempo record dopo l’incidente nella prima sessione.
Le McLaren di Jenson Button e Fernando Alonso, che partiranno a fondo griglia domenica per via delle penalità motore, hanno chiuso 17° e 18°, davanti alle due Manor.
Barbara Premoli