Citroën Italia presenta un altro “pezzo” importante dell’heritage del Marchio, la Visa Chrono, modello che negli anni 80 conquistò in tutta Europa una intera generazione di giovani che sognavano una vita da pilota. L’esemplare del parco stampa è il 102esimo dei 400 messi a suo tempo a disposizione del nostro mercato da Citroën. Fu immatricolato a Ravenna nel febbraio del 1983 e oggi, dopo un attento e documentato restauro, è tornato a nuova vita, pronto a far riscoprire ai “piloti” d’oggi emozioni sopite da tempo.
La Visa Chrono nasce ufficialmente il 24 marzo 1982 come serie speciale di soli 1000 esemplari – riservati esclusivamente al mercato francese – ispirati alla Visa Trophée, la “Gruppo B” costruita da Citroën in 200 esemplari (come previsto dal regolamento della Federazione automobilistica internazionale) per le competizioni rallistiche.
Dalla “sorella” la Chrono ereditava certe personalizzazioni esterne ed il cruscotto di ispirazione sportiva. Erano di serie i fendinebbia anteriori, i cerchi in lega leggera dipinti in Blanc Meije (come il corpo vettura), i sedili profilati ed una strumentazione completa, di “taglio” anch’essa decisamente sportivo. Quelle prime mille Visa Chrono furono dotate di un 1360 cc da 93 cavalli, accoppiato ad una trasmissione a 5 marce di serie, capace di spingere la vettura (pesante 850 chili) a 173 km/h e di farla accelerare da 0 a 100 orari in 10 secondi e due decimi.
Strisce colorate spiccavano sul cofano motore, sulle fiancate, sulla coda. I colori? Quelli della bandiera francese: blu e rosso su fondo bianco. Per l’anno modello 1983, in considerazione del successo riscosso dalla prima serie, furono prodotte altre 1650 destinate a Francia, Germania, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Svizzera. E, naturalmente, Italia, dove, a partire dall’aprile del 1983, sbarcarono 400 esemplari, numerati da 001 a 400 e con le bande laterali in rosso e verde su campo bianco. Infatti, tutte le Chrono furono personalizzate nelle tinte dei Paesi di destinazione: bianco, rosso e blu per la Francia; bande laterali nere, rosse e gialle per la Germania; rosse e bianche per l’Austria; nere, gialle e rosse per il Belgio; rosse e blu per l’Olanda; rosse e nere per la Svizzera.
Anche le motorizzazioni erano diverse in funzione dei mercati: 93 cavalli per la Francia, 80 (il motore della Visa GT) per tutti gli altri Paesi, eccetto che per la Svizzera, dove la potenza scendeva a 72 cavalli a causa delle severe norme antinquinamento in vigore all’epoca in quel Paese.
Il prezzo? In Italia una Visa Chrono costava 10.403.000 lire. La livrea sportiva, la guida estremamente piacevole e divertente, unita alle caratteristiche di abitabilità e comfort tipiche della piccola Citroën ne fecero subito un best seller ed i 400 esemplari andarono rapidamente esauriti. Se c’è un aggettivo adatto a descrivere questa Visa tornata a correre sulle strade italiane, è proprio questo: divertente. Fu concepita più di trent’anni fa per far divertire giovani e meno giovani, per far scoprire la velocità e per portare la famiglia in gita, per dare a tutti comfort e sicurezza, con l’inconfondibile stile Citroën. Il tutto a costi ragionevoli
Trovare una Chrono in buone condizioni non è stato certo facile. I tanti anni trascorsi dalla commercializzazione, l’uso fatto nel tempo di queste auto, spesso impegnate nelle competizione e le varie campagne di rottamazione hanno cancellato gran parte di queste Visa dalle strade italiane. Alla fine, una (la numero 102 di 400) è stata trovata presso un’officina Citroën di Siena. La vettura si presentava piuttosto bene, ma la ruggine, il più temuto dei nemici delle automobili d’epoca, aveva già colpito e l’aveva fatto in maniera poco apparente, specie sotto alle minigonne in plastica ed all’interno dei passaruota.
Il restauro è stato affidato all’esperto Moreno Tassinari, per moltissimi anni riparatore autorizzato Citroën e grande appassionato della Visa. Nella sua officina di Sesto Imolese, la Chrono n. 102 è stata smontata sino all’ultimo bullone, per le necessarie verifiche ed eventuali sostituzioni. A partire dal collegamento al suolo, che ha richiesto nuovi ammortizzatori, bracci di sospensione, persino il rifacimento degli attacchi del ponte posteriore che erano seriamente intaccati dalla corrosione.
Il motore, invece, si è rivelato in condizioni migliori rispetto al previsto e l’intervento di Moreno Tassinari è stato limitato ai materiali di consumo – come la cinghia distribuzione ed il complessivo frizione – e ad una regolata generale alle punterie. Lavoro completato da una eccellente regolazione dei due carburatori a doppio corpo Solex che alimentano il motore a quattro cilindri di 1360cc.
La corrosione che aveva minato la scocca è stata completamente eliminata, con un complesso risanamento della scocca teso a salvare quanto più possibile della vettura originale senza tuttavia eccedere nel riporto di nuovo metallo, sia per non appesantire la vettura sia per non aumentare le zone di rigidità non previste nel progetto originale.
Anche le decorazioni sono state ricostruite fedelmente, con un kit di adesivi che riproduce quelle d’origine per il mercato del nostro Paese. Il 23 giugno, dopo cinque mesi di lavoro, la Visa Chrono n. 102 era finalmente pronta e ha potuto fare i primi giri di prova attorno all’officina di Moreno e poi sino all’autodromo di Imola, a una decina di chilometri di distanza. Prova superata a pieni voti: i freni, nuovi, potenti ed efficienti, le sospensioni (più rigide della Visa di serie) si sono mostrate all’altezza del compito e la tenuta di strada eccellente.
Redazione MotoriNoLimits