La seconda metà della stagione 2015 del Campionato di Formula 1 prende il via su uno dei tracciati più storici del calendario, quello di Spa-Francorchamps, caratterizzato da un giro lungo 7 chilometri, da alte velocità, importanti saliscendi, curve veloci e condizioni meteo variabili. Per far fronte a tutte queste sfide, Pirelli ha scelto di portare gli pneumatici più versatili della gamma: i P Zero White medium e Yellow soft, la combinazione più utilizzata quest’anno. Dato il microclima della regione, non è escluso l’utilizzo del Cinturato Green intermediate e del Cinturato Blue wet.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Per Spa abbiamo scelto gli stessi pneumatici utilizzati in Ungheria (una delle gare più emozionanti della stagione), ma i due circuiti presentano notevoli differenze. Mentre l’Hungaroring è stretto e tortuoso, Spa è largo e veloce, caratteristiche molto apprezzate dai piloti. Gli pneumatici sono sottoposti a notevoli sollecitazioni in tutte le direzioni, tuttavia le temperature ambientali sono destinate a rimanere basse, quindi soft e medium rappresentano il miglior compromesso tra prestazioni e durata. Spa è una gara in cui tutto può accadere, con un’alta probabilità d’intervento della safety car e possibili cambiamenti delle condizioni meteo, per cui la strategia è molto importante, così come la capacità di ogni team di interpretare la gara e reagire rapidamente alle eventuali opportunità che si presentino. La recente 24 Ore di Spa è stata davvero spettacolare, con una serie di incidenti e safety car che hanno caratterizzato la prima parte di gara, dimostrando quanto questo circuito sia in grado di offrire sempre una competizione imprevedibile”.
La sfida per gli pneumatici: gestire correttamente la quantità di energia che passa attraverso gli pneumatici è una delle chiavi per il successo a Spa. Le forze esercitate sugli pneumatici in curva, frenata e accelerazione sono notevoli, ancor di più i carichi generati dalle numerose variazioni altimetriche, come nel famoso complesso Eau Rouge-Raidillon che sottopone la struttura e la spalla degli pneumatici a carichi di compressione fino a 1G. La maggiore difficoltà quando il tempo è variabile a Spa è che possono coesistere condizioni molto differenti nel corso dello stesso giro, situazione che rende difficile individuare lo pneumatico corretto. È possibile che una parte del tracciato sia interamente bagnata, mentre un’altra del tutto asciutta. Anche il drenaggio è problema: è facile incappare in rivoli d’acqua che attraversano il circuito. Lo pneumatico medium è composto da una mescola “low working range”, in grado di ottenere prestazioni ottimali anche a basse temperature, condizione tipica a Spa. La gomma soft, al contrario, è una “high working range”, adatta a temperature più elevate.
La strategia vincente del 2014: Daniel Ricciardo vinse la gara dello scorso anno (la sua seconda vittoria consecutiva e la terza in tutta la sua carriera) con una strategia a due soste, dopo essere partito dalla quinta posizione in griglia. L’australiano effettuò due stint sulle soft e uno stint finale sulle medie, fermandosi all’11° e al 26° giro. Facendo registrare il suo miglior tempo all’ultimo giro, con gomme medie, Ricciardo dimostrò la consistenza della gomma più dura.
Differenza di prestazione prevista fra le due mescole: 1.8 – 2.0 secondi al giro.
Redazione MotoriNoLimits