Jorge Lorenzo (Movistar Yamaha) e Marc Marquez (Repsol Honda) non hanno perso tempo, forzando il ritmo e stabilendo i migliori crono a Brno nella prima giornata di libere del GP della Repubblica Ceca con una sessione a testa. Il maiorchino, grazie al tempo fatto registrare in mattinata nelle FP1, ha chiuso al comando la combinata dei crono, non riuscendo però ad abbassare il proprio riferimento nella sessione pomeridiana. Un venerdì sotto il segno delle cadute: Por Fuera è stato l’unico (assieme ad Andrea Iannone) dei piloti di testa a non cadere.
Ne sa qualcosa il Campione del Mondo in carica, Marc Marquez, che per ben due volte (una per sessione) si è ritrovato nella ghiaia: nelle FP1 il talento di Cervèra non è riuscito a tenere la sua RC213V dopo un’escursione alla curva 13; quindi il 22enne iridato si è poi ripetuto nei minuti finali delle FP2 con una scivolata alla curva 7.
Decisamente più sfortunato il suo compagno di squadra Dani Pedrosa (Repsol Honda). Il veterano di Sabadell, quarto nella combinata dopo essere stato 3º in mattinata, all’inizio della seconda sessione è stato tradito da una perdita d’olio della sua Honda, ritrovandosi di colpo a terra all’altezza della curva 13: nella caduta il pilota HRC ha riportato una contusione alla gamba destra.
Dopo pochi istanti, a farne le spese nello stesso punto è stato Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP). Il leader del Mondiale, 6º nella combinata di fine giornata, non ha potuto evitare il liquido perso qualche metro più avanti dal rivale spagnolo, facendo registrare la prima caduta della stagione (l’ultima a Sepang, nel 2014).
Tra questi ultimi due protagonisti, nella tabella dei crono del venerdì si inserisce Andrea Dovizioso (Ducati Team), autore del quinto crono assoluto, che non è riuscito a migliorare il suo riferimento rispetto al mattino, visto che anche lui è caduto alla curva 5. Qualche minuto dopo stessa sorte anche Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3), ottavo dietro il compagno di squadra Pol Espargarò.
Non deve passare sotto silenzio il ‘podio virtuale’ di Andrea Iannone (Ducati Team). Dopo il quinto posto del mattino, nella sessione pomeridiana il pilota di Vasto lima circa 2 decimi, confermando la sua crescita e il suo feeling con la Desmosedici GP15, che oggi presentava una nuova carena più ‘snella’ e un nuovo propulsore.
La GSX-RR di Aleix Espargarò (SUZUKI ECSTAR) precede per soli 27 millesimi il britannico Cal Crutchlow (CWM LCR Honda) che a sua volta chiude la top 10 davanti ai compagni di squadra Yonny Hernandez e Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing) e al rookie Maverick Viñales. Alle sue spalle, il connazionale Hector Barberà (Avintia Racing) si conferma ancora una volta la miglior Open del lotto, togliendosi persino la piccola soddisfazione di precedere due Factory: la RC213V di Scott Redding (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS) e la RS-GP di Stefan Bradl (Aprilia Racing Gresini). Il tedesco ha fatto meglio del proprio team-mate Alvaro Bautista, 21º davanti ai ‘rientranti’ Loris Baz e Claudio Corti (Forward Racing). Fanalino di coda, anch’egli al rientro dopo 4 GP di assenza per infortunio, l’idolo di casa Karel Abraham (AB Motoracing).
Redazione MotoriNoLimits