E con quella di oggi sono 46 le pole position (3 qui a Silverstone e 8 in stagione) di Lewis Hamilton, spinto questo pomeriggio dai suoi tifosi che sono stati la marcia in più per battere il compagno Nico Rosberg, a completare l’ennesima prima fila tutta Mercedes. Alle loro spalle le Williams (che per fortuna non erano competitive…) di Felipe Massa e Vallteri Bottas e le Ferrari di Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel.
Rosberg è stato davanti nel Q1 e nel Q2, ma Hamilton ha conquistato subito la pole provvisoria nel primo run del Q3 e il tempo di 1.32.248 è stato sufficiente per battere di 0.113s il compagno di squadra, al punto che, quando dai box hanno visto che per Nico non c’erano possibilità, hanno fatto abortire l’ultimo run all’inglese.
Ben 7 decimi dividono le Mercedes dalle Williams, con Felipe Massa unico a migliorare nel secondo run in Q3, riuscendo a sopravanzare il team-mate Valtteri Bottas di meno di un decimo. E forse le voci su Kimi Raikkonen almeno per oggi taceranno, visto che il finlandese ha chiuso davanti a un delusissimo Sebastian Vettel. Il tedesco ha perso nell’ultimo settore nel primo run e poi nel secondo tentativo ha trovato traffico.
Settima la Red Bull di Daniil Kvyat davanti alla Toro Rosso di Carlos Sainz Jr per soli 0.013s, mentre è andata male a Daniel Ricciardo, 10° alle spalle della Force India di Nico Hulkenberg, dopo che gli è stato tolto il miglior tempo per aver oltrepassato il limite della pista alla Copse (che ha mietuto vittime innumerevoli oggi, i commissari l’avevano detto che sarebbero stati implacabili e così è stato, rendendo caotico seguire la gara, con piloti che miglioravano e poi retrocedevano… ridicolo! per non dire peggio!).
Vittima della Copse anche la VJM08 di Sergio Perez (che ha quindi salvato Raikkonen…), 11°, davanti alla Lotus di Romain Grosjean, a sua volta punito sempre per la solita storia ma che è riuscito a migliorare nel secondo run, chiudendo 12° davanti a un agitatissimo e frustrato Max Verstappen. Il giovane olandese (di nuovo dietro a Sainz) ha lamentato mancanza di grip al retrotreno della sua Toro Rosso, rischiando persino di uscire nel Q1, quando gli è stato tolto il tempo. Come accaduto alla Lotus di Pastor Maldonado, nel Q1 e nel Q2, che ha chiuso 14° precedendo di 3 decimi le Sauber di Marcus Ericsson e Felipe Nasr, le McLaren-Honda di Fernando Alonso e Jenson Button e le Manor Marussia di Stevens e Merhi.
Barbara Premoli
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