Silverstone è noto per essere uno dei circuiti più veloci in calendario e lo ha dimostrato oggi, con il miglior tempo di Nico Rosberg nelle FP1 già inferiore a quello di tutto il fine settimana del GP 2014. Rosberg è stato ancora più veloce nelle FP2, segnando un tempo di 1m34.155s con la media. La mescola più morbida di questo weekend è di circa 0,8-0,9 secondi più veloce della P Zero Orange hard, anch’essa scelta per il GP. Il divario è molto vicino a quello che Pirelli aveva previsto, su una pista che ha raggiunto temperature di 43°C, condizioni che hanno consentito al P Zero Orange hard (mescola high working range) di lavorare al suo meglio.
Il record sul giro assoluto a Silverstone attualmente è di 1m33.401s, segnato nel 2013 con la precedente regolamentazione dei motori. Non è escluso che, con l’ultima generazione di pneumatici Pirelli, questo record venga battuto nel corso del fine settimana.
Come al solito, le squadre hanno utilizzato le prove libere per valutare il comportamento delle mescole e i livelli di degrado con diversi carichi di benzina. Un fattore particolarmente cruciale saranno le temperature di pista e quelle ambientali: in settimana si sono visti giorni tra i più caldi dell’estate inglese. In gara sono tuttavia attese temperature di pista di 10° inferiori a quelle di oggi, e questo avrà ovviamente un effetto sostanziale sull’usura e sul degrado.
Le condizioni meteo a Silverstone sono però notoriamente imprevedibili: ieri sono cadute alcune gocce di pioggia nel pomeriggio, è prevista pioggia anche stasera e non è esclusa la possibilità di temporali domenica. Temperature più fredde rispetto a oggi potrebbero, poi, ridurre il numero di soste da 2 a una, considerando anche che a Silverstone si perde molto tempo per effettuare il pitstop.
Paul Hembery, Direttore Motorsport Pirelli: “Quelle di oggi sono state le temperature dell’asfalto più elevate che abbiamo visto nei weekend di gara a Silverstone negli ultimi 5 anni. In previsione di questa eventualità, abbiamo scelto di portare qui le mescole più dure della gamma. Silverstone è, inoltre, tra le tre piste più impegnative dell’anno in termini di carichi laterali, elemento che contribuisce all’eccezionale stress a cui sono sottoposti gli pneumatici. I P Zero Orange hard e White medium si sono comportati secondo le aspettative, ma non è ancora chiaro se la strategia migliore per domenica sarà su una o due soste. Anche per domenica, le previsioni meteo sono altamente variabili e questo può avere degli effetti sull’evoluzione della pista. L’usura non dovrebbe essere un problema, ma ci aspettiamo un po’ di degrado, che dovrebbe incoraggiare strategie differenti e offrire maggiori opportunità di sorpasso”.
La prima gara internazionale a Silverstone ebbe luogo nel 1948, due anni prima che nascesse il Campionato del Mondo di Formula 1. Luigi Villoresi vinse la gara a bordo di una Maserati 4CLT, precedendo di 14 secondi Alberto Ascari, portando così a casa una doppietta Pirelli. A quel tempo, Silverstone non era un circuito permanente, ma un aeroporto che la Air Force britannica concesse in affitto per un anno al Royal Automobile Club.
Barbara Premoli