La Formula 1 è pronta a fare il suo ritorno nella Stiria, cuore verde dell’Austria, per il suo secondo GP targato Red Bull Ring dopo il suo rientro in calendario. Parliamo di un tracciato medio-veloce, poco aggressivo per gli pneumatici e così la Pirelli porterà per la terza gara consecutiva le mescole soft e supersoft. Un ruolo importante nel risultato finale sarà giocato dal numero di soste. L’anno scorso la maggior parte dei team aveva optato per le tre soste, ma per quest’anno la mossa vincente potrebbe giocarsi sui due pitstop. Altra grande incognita sarà dettata dal meteo, sempre molto variabile con la pioggia pronta a fare il suo ingresso rimescolando le carte.
Sul fronte della prima fila non mi aspetto grandi novità con una Mercedes pronta a dar vita a una nuova lotta in famiglia tra Hamilton e Rosberg. Più incerta la situazione alle loro spalle con Ferrari e Williams pronte a darsi battaglia. L’anno scorso qui la Williams aveva colorato l’intera prima fila con la pole di Massa seguito dal compagno Bottas grazie a un tempo vicinissimo al record di Michael Schumacher, che quest’anno potrebbe essere battuto.
Una pista che richiede un buon motore e non sarà facile lottare contro le Power-Unit Mercedes. Mi aspetto una Force India, grazie anche a un Nico Hulkenberg galvanizzato dalla vittoria nella 24 Ore di Le Mans con la Porsche 919 Hybrid, pronta a lottare per la top 10. Rispetto al 2014 alcuni scenari sono cambiati con Red Bull e McLaren lontane dalle zone che contano, anche se i “bibitari” hanno dato segni di crescita.
In casa Ferrari il finlandese Kimi Raikkonen è chiamato a un buon weekend per allontanare le critiche e portare quei punti necessari a Maranello per conservare il secondo posto nel Costruttori. Sinceramente non condivido tutte queste critiche nei suoi confronti, anche se certamente sta perdendo il confronto col compagno.
Come già successo nel 2014, anche quest’anno ci sarà la Legends Parade il cui filo conduttore è dettato dalle vetture turbo degli anni 80. Mi fa piacere che in pista ci sia anche la Minardi M186-01 con Pierluigi Martini al volante, assieme a Niki Lauda e Alain Prost su McLaren del 1984 e 1985, Gerhard Berger su F1-87/88C, Jean Alesi con la Renault RE50-03 del 1984 e Martin Brundle con la Lotus 98T entrambe del 1986. Insomma, un motivo in più per vedere il GP e magari andare al Red Bull Ring.