Da un comunicato arrivato ieri sera alle 19.10 abbiamo saputo che in mattinata era stato inaugurato il nuovo Infopoint dell’Autodromo Nazionale Monza nel villaggio dietro al paddock. Taglio del nastro alla presenza del sindaco di Monza Roberto Scanagatti, dell’Assessore alle Attività Produttive Carlo Abbà e del presidente di AC Milano Ivan Capelli. Presenti anche Guido Locati, responsabile Expo per Autodromo Nazionale Monza, e Serena Cappelletti, responsabile Comunicazione e Immagine dell’Autodromo.
Sempre da comunicato il circuito, per volontà della nuova gestione Sias, rimarrà aperto gratuitamente tutti i giorni dalle 10 alle 18 (esclusi i weekend di gara) per permettere ad appassionati e famiglie di visitarlo. Il punto informazioni permetterà ai turisti di trovare guide preparate per un visita alle strutture normalmente chiuse al pubblico durante le gare (sala stampa Tazio Nuvolari, uffici direzione gara, podio, box e paddock). Tra le attività dal tour a piedi a quello in bicicletta (anche a noleggio). I turisti (quali?!? A Monza quando non c’è il GP c’è pieno di turisti, tipo Rimini a Ferragosto, no?) potranno collegarsi al sito www.tempiodellavelocita.it, info@tempiodellavelocita.it o telefonare al 334-7068137 (e magari mettiamocelo il prefisso +39, dato che ci rivolge a turisti anche stranieri).
E, di nuovo sempre da comunicato, ci viene detto che all’inaugurazione sono stati invitati anche dei giornalisti (grazie, Direzione Comunicazione, che ti ricordi di mandare questo comunicato ma non l’invito all’evento…), che hanno avuto la “fortuna” di andare in bicicletta o in bus sulle Sopraelevate, guidati dal sindaco e dal presidente AC Milano su un tandem. E il 19 giugno sarà inaugurato il Museo della Velocità: che a quanto pare non sarà un vero museo, ma un padiglione espositivo multimediale dove rivivere i momenti che hanno fatto la storia del circuito e dell’automobilismo.
Conclusioni? Si prosegue sulla strada ormai nota: l’ennesima iniziativa che potrebbe essere bella e apprezzabile se fosse stato raggiunto l’obiettivo primario, l’unica cosa che tutti gli appassionati di motorsport aspettano, ovvero il rinnovo del contratto per il GP d’Italia di Formula 1. I signori della nuova gestione continuano a gettare fumo degli occhi, a cercare di distrarre, vanno in tandem o girano in pista sulla safety-car o in moto (venerdì scorso) anziché dirci a che punto realmente stanno le trattative con Bernie Ecclestone. O forse lo sanno, ma non lo dicono…
L’Autodromo trasformato in Gardaland, vi piace l’idea? Col Tempio della Velocità e le Sopraelevate trasformati in velodromo. E qualcuno può davvero credere che la gente, i tifosi, saltino in piedi ad applaudire? Non è questo quanto era stato promesso, assicurato, in campagna elettorale dalla lista Sport e Rinnovamento. L’Autodromo doveva tornare a vivere anche con attività collaterali, ma “il GP d’Italia non si tocca, faremo di tutto“. Come ripete anche il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani (ce l’ha ribadito in diversi tweet negli ultimi giorni).
Se tutto questo non bastasse, leggiamo in un articolo del collega Marco Pirola sul giornale da lui diretto nuovabrianza.it, che Confindustria Brianza (di cui è presidente Andrea Dell’Orto, che è anche il presidente della Sias) confluirà in Assolombarda, dando vita ad Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza. Riprendiamo uno stralcio di questo articolo (potete leggerlo integralmente qui: “Secondo la sua tesi ciò porterà più servizi alle imprese, maggiore rappresentanza a Roma, più voce sui tavoli istituzionali, vantaggi per il territorio, il mantenimento delle sedi in Brianza dove resterà una Consulta territoriale. Dell’Orto ha spaccato la Brianza e il territorio regalandolo a Milano. Al di là della maggioranza gli industriali non sono mai stati così divisi e litigiosi… Andrea Dell’Orto passerà alla storia come colui che ha dato il colpo di grazia alla Brianza. Ogni tanto avere nomi e cognomi è possibile. Territorio massacrato politicamente, economicamente tritato dalla crisi, ora ceduto a prezzo di saldo a Milano. Alla faccia dell’autonomia sbandierata come vessillo sino a qualche anno fa. E pensare che non contenti, a Dell’Orto gli hanno pure affidato da gestire un altro gioiello della Brianza come l’autodromo di Monza. Che sia una tecnica per chiudere pure quello? Può essere. Le premesse ci sono tutte…”.
E intanto il sindaco Scanagatti e il presidente di AC Milano Ivan Capelli vanno in tandem sulla Sopraelevata… Chissà perché a noi questa immagine ha immediatamente fatto pensare al film di Vittorio De Sica del 1951 Miracolo a Milano. Difficile, almeno al momento, credere in un miracolo a Monza. Abbiamo detto tutto. Per ora.
Barbara Premoli