John Cooper Works evoca immediatamente la passione per le gare, da 55 anni, e oggi MINI presenta l’ultima versione della sportiva top di gamma nel segmento delle compatte. Dotata del più potente motore del marchio finora mai montato in un modello di serie, abbinato alla tecnica delle sospensioni, perfezionate con il know-how delle corse e ad elementi di design specifici del nuovo modello, che ottimizzano l’aerodinamica, la nuova JCW è irresistibile.
Il quattro cilindri 2.0, sviluppato sulla base dell’ultima generazione di motori dotati di tecnologia MINI TwinPower Turbo, assicura una potenza max 231 CV, una coppia massima di 320 Nm e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi (3% in più di spunto rispetto alla versione precedente, ovvero 0,2 secondi). Per la ripresa da 80 a 120 orari, la nuova MINI impiega 5,6 secondi, da vera sportiva. Il tutto con un occhio ai consumi (carburante nel ciclo combinato UE 6,7 litri/100 km, emissioni di CO2 di 155 g/km che, in combinazione con il cambio Steptronic sportivo a 6 rapporti optional scendono a 5,7 litri e 133 g/km).
Non ci sono altre parole per descriverla: è una sportiva top di gamma, dedicata a chi vuole un’auto sportiva, di qualità premium e da poter usare tutti i giorni. Segni distintivi dello spirito racing, l’impianto di scarico, gli esclusivi cerchi in lega da 17” John Cooper Works (optional in lega nel design Cup Spoke da 18”), l’impianto frenante sviluppato in collaborazione con Brembo, il kit di aerodinamica John Cooper Works con spoiler posteriore disegnato appositamente, nonché il design esclusivo del cockpit e i sedili sportivi John Cooper Works sviluppati ex novo con poggiatesta integrati.
Per provarla, MINI ha organizzato un percorso tra Firenze e le colline senesi, ideale per saggiare le doti di agilità e guidabilità (purtroppo per quelle velocistiche occorre la pista…). Ma in un tratto autostradale non abbiamo resistito, da bravi San Tommaso qual siamo, quei dati dovevano trovare almeno un minimo riscontro e, credeteci sulla parola, l’accelerazione è davvero tosta, la JCW è agilissima, dotata di uno sterzo preciso e controllabile. Ma non è per tutti, in questo senso: se la si guida con la testa, sempre, è perfetta e sempre controllabile ma, se ci lascia prendere la mano (come in un tratto in discesa ricco di curve dove abbiamo voluto saggiare la tenuta e l’handling) ricorda immediatamente che stiamo viaggiando con i 231 CV del MINI TwinPower Turbo 2.000 cc sotto il cofano, cavalli veri e non pony addomesticati…
Grazie alle dimensioni cresciute rispetto al modello precedente, la nuova MINI JCW offre un‘abitabilità ottimizzata, con bagagliaio da 211 litri. I sedili sportivi con poggiatesta integrati trattengono bene nelle situazioni di guida particolarmente dinamiche. E l’esclusività si vede anche nel volante in pelle multifunzione e nel pacchetto Driving Excitement di serie, nel battitacco, nella leva del cambio, nel selettore di marcia, nei pedali e nel poggiapiede del guidatore in acciaio inossidabile e nel cielo del tetto colore antracite. Ottima la leggibilità della strumentazione posta sopra il volante, grazie al quadrante scuro del tachimetro e alla scala bianca del contagiri. Per quanto riguarda il comfort, ovviamente l’assetto è rigido, come da manuale per un’auto come questa, premium sì ma sportiva.
Il sistema di stabilità di guida di serie Dynamic Stability Control (DSC) include anche le funzioni Dynamic Traction Control (DTC), Electronic Differential Lock Control (EDLC) che assume la funzione elettronica di bloccaggio del differenziale dell’asse anteriore, e Performance Control che supporta l’agilità nelle manovre di sterzata durante le curve. Eventuali tendenze autosterzanti, risultanti dalle coppie differenti delle ruote motrici, vengono soppresse inoltre dal Torque Steer Compensation del servosterzo elettromeccanico, che include anche il Servotronic, il sistema di servoassistenza funzionante in dipendenza della velocità. Per la nuova MINI John Cooper Works viene offerto come optional il Dynamic Damper Control, che consente di selezionare tra due tarature, così da favorire uno stile di guida particolarmente sportivo oppure orientato al comfort.
E il look? Prese d’aria sovradimensionate, prese d’aria supplementari nelle sezioni esterne della grembiulatura anteriore al posto delle luci fendinebbia, griglia del radiatore esagonale con il caratteristico disegno a nido d’ape e un listello orizzontale rosso lungo il bordo inferiore, dove è stato applicato anche il logo John Cooper Works, che orna anche il cofano del bagagliaio, luci LED di serie avvolte dal cerchio delle luci diurne, sempre LED, con la sezione inferiore bianca che assume la funzione di indicatore di direzione, spoiler posteriore con design dedicato, grembiulatura posteriore con flap e diffusore nella sezione inferiore. E, come già detto, i terminali di scarico ma anche le cornici nere dei passaruota con una sagoma speciale.
Undici le varianti di colore, incluse la vernice MINI Yours in lapisluxury blue metallizzato e la nuova tinta, disponibile in esclusiva per la MINI John Cooper Works, rebel green metallizzato. A richiesta e senza sovrapprezzo vernice in contrasto per il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni in bianco, nero oppure – sempre in esclusiva per la MINI John Cooper Works – in chili red. Altro optional, le strisce per il cofano motore John Cooper Works.
Tradizione rispettata in toto anche in quest’ultima generazione, quindi, sportività top e massimo divertimento di guida in meno di 4 metri. Agile, scattante, cattiva al punto giusto, la nuova MINI John Cooper Works ha prezzi che partono da 31.200 euro (lʼallestimento JCW sarà disponibile anche sulla nuova MINI 5 porte). Lasciate le colline senesi alle spalle e rientrati a Firenze la lasciamo (a fatica…) ma un chiodo fisso: chissà cosa dev’essere guidarla davvero in circuito…
Barbara Premoli
Scheda tecnica MINI John Cooper Works
Italian MINI HATCHBACK (F56) price list