Alla vigilia del settimo round, il terzo pilota della Scuderia Ferrari Esteban Gutierrez parla dei diversi fattori che caratterizzano la gara in Canada.
“Il circuito di Montreal è un misto tra uno cittadino e uno permanente: sappiamo tutti quanto i muretti siano vicini e questo porta a zero il margine di errore del pilota, ma è proprio questo che rende la competizione ancora più stimolante per chi guida.
“Su questo tracciato è molto importante valutare quanto carico aerodinamico si vuole avere in curva, perché ci sono diverse chicane che puoi affrontare in velocità, essere aggressivo sui cordoli più del solito, visto che i qui non sono piatti come nella gran parte dei tracciati, e possono essere sfruttati appieno. Questo, però, deve essere bilanciato con la velocità necessaria sui diversi rettilinei. La superficie della pista non è molto aggressiva ed è difficile per le gomme entrare in temperatura: le condizioni meteo – molto variabili in giugno – influenzano sia questo aspetto che l’assetto della vettura. Per questo motivo bisogna adottare strategie flessibili ed essere pronti a tutto. Le parti più tecniche sono sicuramente le curve 1 e 2: in uscita dalla curva 2 specialmente, di solito la superficie è abbastanza scivolosa, le vetture hanno molta potenza di motore e l’asfalto è un po’ sconnesso. Anche questo, però, è un aspetto che piace molto ai piloti, perché permette di valutare le capacità del singolo e non di fare affidamento soltanto sul potenziale della vettura”.