Nel 2018, in coincidenza con la con la celebrazione del suo 70° compleanno, Land Rover presenterà la nuova Defender che avrà il compito assolutamente improbo di sostituire un’icona dell’automobilismo mondiale. Ma, soprattutto, dovrà convincere i “defenderisti” duri e puri, quelli restii a un cambiamento del genere e che devono ancora farsi un’idea che la loro amata Defender andrà in pensione alla fine di quest’anno. La nuova Defender, inoltre, potrebbe non essere prodotta nel Regno Unito. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, Land Rover starebbe seriamente valutando l’ipotesi di aprire nell’Europa Orientale una nuova fabbrica destinata a produrre vetture con la nuova struttura in alluminio.
La nuovo Defender, conosciuta all’interno di Land Rover come “Project Darwin” con il codice L663, dovrebbe essere la principale vettura prodotta nel nuovo impianto che, se i ritmi di crescita di Jaguar Land Rover continueranno a confermarsi anche nei prossimi anni, potrebbe produrre anche la Discovery 5. Con la sigla L462, la nuova Discovery avrà, come la nuova Defender, una struttura della carrozzeria completamente in alluminio.
Due, al momento, le aree che JLR starebbe attentamente valutando per la nuova fabbrica. La prima in Ungheria, vicino alla città di Gyor; la seconda in una zona non specificata della Polonia. Sembrerebbe in vantaggio la prima soluzione, per la presenza di un fornitore che ha già una sua base a Gyor e che lavora per l’Audi.
La Defender è la Land Rover per definizione, costruita nello storico impianto di Solihull a partire dalla lancio dell’originale Series I nel 1948. Le sempre più stringenti normative sulle emissioni e sui consumi di carburante hanno forzato la mano per una decisione apparsa inevitabile. Allo stesso tempo, per i “defenderisti” d’oltreoceano c’è una buona notizia: potranno tornare ad acquistare la Defender negli USA, dopo che la legislazione degli anni ’90 ne aveva impedito la sua distribuzione.
Walter Marcelli