Su Sky Sport MotoGP HD continua il ciclo di interviste ai protagonisti della top class nel weekend del GP d’Italia. Dopo quelle ad Andrea Iannone e Dani Pedrosa, stasera, sabato 30 maggio, alle ore 18, andrà in onda l’intervista di Guido Meda a Valentino Rossi. Di seguito alcuni passaggi dell’incontro nel box Yamaha con il 9 volte campione del mondo, che si racconta tra ricordi del passato e obiettivi del presente:
VALENTINO “L’UMANO” – “L’ultimo anno che non ho corso, nel 1994, siamo partiti da Misano con gli scooter alle 4 di mattina. Siamo arrivati al Mugello sabato mattina alle 8, dopo aver fatto il Muraglione con il mio Zip 50!
In moto in strada? Certo che ci vado, con il mio casco Rossi Replica. Uno può pensare che sia un motociclista con il casco di Valentino. In passato hanno provato anche a sfidarmi. E al semaforo, quando mi hanno riconosciuto…(ride, ndr).
Cross, Motard, Dirt track… Un po’ sono mode ma ognuna di queste specialità aiuta a guidare una MotoGP. La verità è che siccome ci sia allena tanto in palestra, il giorno che puoi andare con qualsiasi moto va benissimo!
In passato andavo in paranoia per scegliere i calzetti. Allora ho deciso di fare i calzetti tutti uguali. Ma in realtà anche i calzetti tutti uguali non lo sono veramente. C’è sempre qualche piccola differenza. Con le mie due M1, invece, non è così: sono più uguali dei calzetti!
L’M1 è come quando stai sempre con tuo figlio e ti sembra che non cresce mai. Ma se arriva uno che lo vede una volta l’anno, ti dice subito che è cresciuto. L’occhio attento – o uno che la conosce bene – capisce che si sta evolvendo.
Se vinco o faccio una bella gara, quando torno a casa la guardiamo tutti insieme. Rimanere nell’ambiente anche dopo aver smesso di correre? Sicuramente non facendo più il pilota sarà molto meno divertente. Però – più che rimanere nell’ambiente – ho già iniziato a lavorare per i piloti giovani, che è la cosa più bella.
I piloti della VR46 Riders Academy? Mi diverto molto con loro, sono prima di tutto un loro tifoso e so che gli posso insegnare un sacco di cose. Per me è molto importante allenarmi con loro, perché vanno forte. Serve tanto anche a me”.
SU LORENZO – “Sorpreso di ritrovare un Lorenzo così efficace nelle ultime due gare? Sono rimasto più sorpreso di vederlo non tanto competitivo nelle prime gare. Però adesso è tornato un grande Lorenzo: molto forte, più efficace. I miei risultati delle prime gare lo hanno aiutato a crederci di più. E quindi adesso è un Lorenzo fortissimo, che sarà difficile da battere. La nostra moto è più efficace in gara rispetto alla qualifica. Anche Jorge non ha fatto tante pole position. Però, adesso, per vincere bisognerebbe partire nei primi cinque”.
Redazione MotoriNoLimits