Accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti, il Tribunale di Milano ha disposto il blocco di UberPop di Uber su tutto il territorio nazionale con inibizione dalla prestazione del servizio. UberPop permette a chiunque di registrarsi come autista e usare la propria auto per trasportare clienti. L’attività svolta da Uber attraverso la App UberPop è “interferente con il servizio taxi organizzato dalle società, svolto dai titolari di licenze“, scrive il giudice di Milano, Claudio Marangoni, nell’ordinanza con cui ha disposto il blocco di UberPop. La richiesta “di trasporto trasmessa dall’utente mediante l’app UberPop, oltre a essere modalità tecnica già utilizzata dalle cooperative di tassisti, appare di fatto del tutto assimilabile al servizio di radio taxi“.
Uber avrà 15 giorni di tempo per adeguarsi all’inibitoria disposta, altrimenti scatteranno delle penali. “Faremo appello per evitare che centinaia di migliaia di cittadini italiani siano privati di una soluzione sicura, affidabile e economica per muoversi nelle loro città“, ha dichiarato Zac De Kievit, Legal Director Uber Europa.
Se le categorie dei tassisti esultano per la vittoria, negativo il commento del Codacons tramite il presidente Carlo Rienzi, che ha definito la sentenza “un danno enorme per gli utenti, perché limita la concorrenza e riduce le possibilità di scelta per i cittadini. E’ impensabile che un Paese moderno possa essere privato di sistemi innovativi come Uber, che rispondono a esigenze di mercato e sfruttano le nuove possibilità introdotte dalla tecnologia. Ciò che serve, semmai, è integrare Uber nel mercato italiano rendendolo conforme alle disposizioni vigenti, garantendo legalità e sicurezza senza danneggiare gli altri operatori“.
Redazione MotoriNoLimits