Villa d’Este è un luogo incantato e spettacolare del Lago di Como, sede di prestigiosi incontri fra politici e imprenditori, di manifestazioni artistiche e culturali, di eventi che fanno convergere su “quel ramo del Lago di Como” il Gotha del business internazionale. Ma per gli appassionati di auto d’epoca, Villa d’Este, rappresenta anche un punto di incontro riservato a pochi e una occasione unica al mondo per presentare i gioielli più preziosi delle proprie collezioni. Un’opportunità che il Museo Nicolis di Villafranca ha già avuto in passato con altre vetture tra cui la Maserati A6 1500 del 1947 e che quest’anno replica orgogliosamente con la “OM Superba 665 SSMM”, selezionata dalla Giuria internazionale per partecipare al Concorso di Eleganza che si terrà a Villa d’Este dal 22 al 24 maggio.
Un contesto perfetto per la splendida “OM” del 1931, vettura che accoglie i visitatori del Nicolis proprio all’ingresso del Museo e che rappresenta uno straordinario biglietto da visita per questo contenitore di meraviglie, oggi uno dei più importanti Musei privati in Europa, con una collezione di oltre 200 vetture d’epoca e altre 9 collezioni di pari rilievo (moto e biciclette dalle origini ai giorni nostri, strumenti musicali, macchine fotografiche e per scrivere, accessori da viaggio e gioielli Vintage, piccoli velivoli e una rara collezione di volanti di Formula 1).
La storia della OM 665 Superba è adeguata al suo nome e al suo rango. Presentata nel 1923 e prodotta in varie serie e modelli fino al 1932, fu la vettura più conosciuta e apprezzata della produzione OM, grazie ai successi sportivi culminati con la conquista dei primi tre posti alla prima edizione della Mille Miglia nel 1927. Di pari interesse la vita della casa OM, marchio storico della produzione automobilistica italiana, la cui presenza sul mercato è durata circa 20 anni ma che in un periodo così breve ha costruito vetture apprezzatissime in Italia e all’estero che hanno colto successi nelle competizioni più importanti, dalla 24 Ore di Le Mans alla già citata Mille Miglia.
La prima autovettura con il Marchio OM, la S305, fu presentata nel 1918. Maneggevolezza, leggerezza, frenata, robustezza, sono le doti che la stampa dell’epoca ampiamente riconosceva alla produzione dell’azienda bresciana. Le caratteristiche delle vetture, fondamentali per vincere le gare, erano di fatto peculiari di auto nate con una impostazione tutt’altro che “supersportiva”. Ma forse sta proprio nell’apparente contrasto tra le scelte dei progettisti, che gli esperti hanno definito di tipo “turistico”, e gli straordinari risultati sportivi conseguiti da questo marchio, il segreto del successo della OM.
La crisi del 1929, la presenza in una fascia di mercato medio alta, i problemi finanziari legati al periodo storico, portarono alla fine della produzione automobilistica OM e dalla metà degli anni ‘30 il marchio OM, divenuto di proprietà della Fiat, fu utilizzato soprattutto per la produzione di veicoli industriali, diventando successivamente Iveco e alimentando, in questo modo, una grande storia industriale nata a metà Ottocento a Milano e a Brescia, due sedi storiche della meccanica italiana.
Ma i gioielli, come è noto, sono “per sempre”, e questo gioiello, recuperato grazie al fiuto sapiente del fondatore del Museo Luciano Nicolis, viene oggi ammirato da visitatori di tutto il mondo presso la sede del Museo a Villafranca e sottoporrà il suo splendore alla valutazione della Giuria nel Concorso di Eleganza di Villa d’Este.
La “OM Superba 665 SSMM” è dotata di compressore Roots ed è una delle vetture che l’importatore inglese della OM fece a suo tempo modificare, dotandola di testa cilindri con valvole in testa anziché laterali. Le teste inglesi erano in ghisa, il blocco in ghisa era speciale e predisposto per dodici candele da 18 mm. La vettura del Nicolis, nera e superba come una autentica Lady a quattroruote, ha una cilindrata di 2200 cc. Grazie alla leggera e ben profilata carrozzeria spider, realizzata dalla storica Carrozzeria Castagna di Milano, poteva raggiungere i 150 km/h.
Redazione MotoriNoLimits