Ci sono vetture che entrano nella storia e la Maserati Ghibli è una di queste. Nata nel 1967 con il nome di un vento, il ghibli, il vento caldo del deserto, voleva rappresentare l’idea di velocità e potenza e ci è riuscita fin da subito, grazie al design innovativo e grintoso di Giorgetto Giugiaro e alla carrozzeria, bassa ma slanciata, disegnata da Ghia. Era una prestigiosa coupé supersportiva, a cui si affiancò poi una versione spider rarissima di cui furono prodotti solo 125 esemplari. Dopo una rinnovamento delle linee e del motore, avvenuto nel 1969 con il modello SS, l’affascinante Ghibli venne pensionata nel 1973 divenendo una delle vetture più amate dai collezionisti.
Negli anni 90 la Casa modenese ha riproposto la sua vettura gioiello, questa volta in versione coupé 2 + 2 e con un motore davvero potentissimo, un V6 con 24 valvole e con una cilindrata di 2000 cc biturbo che, nella sua versione più potente, sviluppava ben 306 cavalli. Per quasi vent’anni questa Maserati è stata la vettura stradale più potente mai prodotta e il suo record è stato superato solo nel 2014. Seppure ricordasse nelle linee la “vecchia” Ghibli, la Maserati che è stata commercializzata dal 1992 al 1997, viene considerata come un modello a sé ed è già divenuta obiettivo dei collezionisti, in particolare, la potentissima 306 cavalli, di cui furono prodotti poco più di un centinaio di esemplari, è già ricercatissima.
E arriviamo agli anni Duemila. Nel 2013 la Casa modenese ha rispolverato la sua vettura più prestigiosa e ha lanciato sua nuova Ghibli. Pur con dettagli che ricordano il passato, l’ultima Ghibli non è più una coupé, ma una lussuosa berlina a quattro porte e con cinque comodissimi posti. Non si tratta perciò di un restyling in versione XXI secolo, ma di una nuova auto che si pone in concorrenza con le altre superlussuose berline europee.
La silhouette della nuova Ghibli è filante, il frontale grintoso e l’insieme riporta alla mente le vetture di un tempo, ma non sono certo state dimenticate la sportività e la potenza delle auto made in Modena, e così ecco i doppi terminali di scarico nel posteriore e i cerchi nel più puro stile Maserati.
Gli interni rispecchiano la doppia funzione di questa vettura: berlina di lusso, sì, ma dal carattere sportivo. La postazione di guida, con un sedile avvolgente e una plancia essenziale, è dotata di ogni dispositivo che possa rendere confortevole la conduzione e, in più, ci sono una serie di dispositivi tecnologici, compreso lo schermo touchscreen da 8,4 pollici.
La vera sorpresa della Ghibli sta però nelle sue motorizzazioni, infatti per la prima volta il diesel fa il suo ingresso nella produzione del Tridente. Due sono le motorizzazioni diesel, entrambe V6 con 3.000 cc: una da 250 CV e l’altra da 275. A queste si affiancano due versioni a benzina da 330 e 410 CV, con la possibilità di scegliere anche un modello a trazione integrale.
Che dire? Maserati ha veramente dato il massimo per questa nuova Ghibli e, di certo, anche tra diversi anni sarà ricercatissima nel mercato dell’usato (qui intanto è possibile trovare qualche occasione).