E’ di un terzo e un quinto posto il bilancio finale della Ferrari nel GP di Spagna, sul Circuit de Catalunya. Dopo aver occupato la 2° posizione nella prima metà della corsa – poi ceduta a Lewis Hamilton dopo il secondo pitstop – Sebastian Vettel ha tagliato il traguardo in 3° posizione, controllando a distanza Valtteri Bottas. La Williams del finlandese è stata l’obiettivo finale di Kimi Raikkonen, scattato 7° al via e autore di uno spettacolare primo giro che lo ha visto recuperare due posizioni. Kimi ha guadagnato terreno fino a portarsi nella scia della Williams, ma nei giri finali non ha avuto l’opportunità di superare il connazionale. In settimana sempre al Montmelò in Spagna i test vedranno in azione per la Scuderia Raffaele Marciello martedì ed Esteban Gutierrez mercoledì. Prossimo round, il sesto della stagione, il GP di Monaco, tra due settimane. Ecco le dichiarazioni dei protagonisti a fine gara.
Maurizio Arrivabene: “Il confronto fra le due soluzioni aerodinamiche in gara mostra chiaramente che la macchina di Sebastian andava molto bene, rispetto a quella usata da Kimi. Ma dobbiamo migliorare ancora. Il divario con la Mercedes c’è e dobbiamo analizzare i nostri dati per capirne i motivi. Non siamo ciechi e abbiamo visto che solo nel terzo settore, dove conta la trazione, perdevamo circa mezzo secondo. Dobbiamo capire se questo dipende dalla natura della pista o da qualcosa che abbiamo fatto noi. Quanto alle strategie di gara, abbiamo fatto una scelta aggressiva mettendo Sebastian sulle due soste: se avessimo deciso per tre cambi gomme le cose non sarebbero cambiate, se non in peggio. I numeri ci dicono che le nuove soluzioni funzionano, la realtà mostra che non funzionano abbastanza. Un passo avanti lo abbiamo fatto, ma avrebbe dovuto essere un salto. Non punto il dito contro nessuno in particolare, mi prendo le mie responsabilità. Dobbiamo lavorare di più”.
Kimi Raikkonen: “Tutto sommato è stato un fine settimana difficile, ma non certo un disastro e abbiamo imparato molte cose. In gara oggi siamo riusciti a guadagnare qualche posizione, ma non mi sentivo a mio agio con la monoposto, che scivolava sull’asfalto. Oltre a questo, qualsiasi sia il motivo, riusciamo a riprendere le Williams ma sorpassarle è sempre difficile. Sui rettilinei sono molto veloci e una volta che arriviamo dietro di loro, la nostra macchina diventa difficile da guidare, molto più di quanto capita seguendo altre vetture doppiate. Quanto alla scelta di utilizzare parti del ‘vecchio’ pacchetto aerodinamico, penso che per tutti noi sia stato utile poter mettere a confronto in pista le due configurazioni, io ero preparato a correre il rischio. Forse sarebbe andata meglio con l’aerodinamica nuova, anzi probabilmente è così, ma almeno adesso lo sappiamo. Quindi, per le prossime gare, dobbiamo lavorare meglio e avere weekend senza problemi, neanche piccoli, per far sì che tutto funzioni. Sappiamo dove dobbiamo migliorare”.
Sebastian Vettel: “In generale penso che il terzo posto sia il massimo che ci potessimo aspettare, considerando il nostro passo gara. Non credo che ci fosse niente di sbagliato nella macchina: non è stato sicuramente uno dei nostri weekend migliori in termini di competitività, ma penso dipenda in grande misura dalle condizioni della pista piuttosto che da qualcosa che non funziona sulla monoposto. Per una serie di ragioni non siamo stati vicini alle Mercedes come avremmo voluto, ma sono sicuro che tra un paio di gare avremo raggiunto il nostro obiettivo. Abbiamo adottato la strategia delle due soste perché ci sembrava la migliore date le circostanze: dobbiamo semplicemente accettare il fatto che oggi la Mercedes è stata la miglior squadra in pista. Sappiamo di essere ancora lontani da loro, ma stiamo lavorando duramente per colmare il distacco e penso che stiamo andando nella giusta direzione”.
Redazione MotoriNoLimits