Mercedes velocissime nelle qualifiche di Barcellona, con Nico Rosberg che ha battuto il compagno di squadra Lewis Hamilton, conquistando la prima pole del 2015 e la 16° in carriera, interrompendo la striscia di quattro successi consecutivi il sabato del Campione in carica. A Rosberg è bastato il tempo fatto nel primo run in Q3 (1m24.681s) per tornare davanti a tutti, come aveva promesso prima di salire in macchina.
Una Mercedes W06 dal passo impressionante, al punto che nel Q1 Hamilton e Rosberg sulla mescola dura hanno battuto tutti su quella più morbida. Il più vicino degli inseguitori è stato Sebastian Vettel, a quasi 8 decimi da Rosberg, mentre Kimi Raikkonen ha dovuto montare le medie per essere certo del passaggio al Q2, cosa che ha scontato nel Q3, nel quale ha effetuato un unico run, girando di 4 decimi più lento rispetto al Q2, chiudendo 7° alle spalle della Williams di Valtteri Bottas (miglior prestazione in qualifica del 2015) e delle Toro Rosso di Carlos Sainz Jr e Max Verstappen. Nono tempo per Felipe Massa (a oltre 1 secondo dal compagno di squadra), che si è piazzato tra le due Red Bull di Daniil Kvyat e Daniel Ricciardo.
Fuori in Q2 le Lotus, con Romain Grosjean 11° e Pastor Maldonado 12°, e le McLaren, per la prima volta con entrambe le monoposto nel Q2, ma senza il passo necessario per entrare nella top 10: sulle medie nel suo primo run Fernando Alonso ha chiuso 11°, ma non è riuscito a migliorare col nuovo set nel secondo giro, scivolando in 13° posizione, davanti al compagno di squadra Jenson Button. Giornata no per la Sauber, con Felipe Nasr 15° e il compagno di squadra Marcus Ericsson fuori subito nel Q1 assieme alle arrancanti Force India VJM08 di Nico Hulkenberg e Sergio Pereze e alle Manor di Will Stevens e Roberto Merhi.
Al termine delle qualifiche abbiamo visto un Hamilton pensoso, in netto contrasto col sorriso-stile-Ricciardo di Nico Rosberg. E un Vettel che ha fatto il quadro perfetto della situazione quando ha detto: “Dovremmo essere in una buona condizione per domani – ma questi due sono velocissimi!”. Per quanto tutti abbiano lavorato e portato molte novità, come sempre accade, nel primo GP europeo, chi ha fatto passi da gigante è proprio la Mercedes. E domani? Negli ultimi 8 anni, chi è partito dalla pole ha anche vinto la gara, ma Lewis Hamilton non ha sicuramente intenzione di arrendersi alla tradizione senza lottare. “Nico ha fato un ottimo lavoro“, ha detto. “Non avevo il bilanciamento e il passo giusto, ho avuto sovrasterzo. Ma domani c’è ancora molto da giocarsi“.
E Nico sa perfettamente che domani sarà un’altra storia, aveva bisogno di fare la pole, perché è un passo verso la vittoria. Ma ci sono parsi assurdi alcuni commenti post-gara secondo i quali Hamilton negli ultimi tempi sarebbe distratto e in pratica i 3 decimi di oggi dipenderebbero dalla “vita da VIP” che si è concesso in queste tre settimane, nelle quali è passato da Roma, a Monza, a New York e Las Vegas. E solo in quest’ultimo caso per “divertimento” (gli altri erano eventi Mercedes), ovvero l’incontro del secolo tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao. Ha fatto un errore oggi nelle libere, ok, ma la gara è domani e se essere lì davanti in prima fila significa essere distratto, beh immaginate se non fosse andato a spasso per il mondo: probabilmente oggi con la sua W06 sarebbe andato a salutare Samantha Cristoforetti e i suoi compagni di viaggio… Qui occorre decidersi: ci si lamenta dei piloti noiosi, in contrasto con quelli playboy e giocosi degli anni d’oro della F1, e appena uno si gode un attimo la vita, tac scatta il giudizio… Appuntamento a domani, ci aspettano 66 giri che saranno tutto tranne che noiosi!
Barbara Premoli