Vagabond Instinct è o, per meglio dire, sono Jacqueline e Davide, due ragazzi di Mirandola (MO) che hanno deciso di viaggiare il mondo liberi, c

onoscere nuove persone e le loro culture con tutti i sensi, i profumi, i gusti di luoghi fino a prima sconosciuti e ignorati. Stanchi della realtà quotidiana, hanno deciso di iniziare questo cammino e farsi la loro esperienza. Davide ha 24 anni e lavorava come operaio, Jacqueline ne ha quasi 23, è neo-laureata in Economia, lavorava come traduttrice e articolista e nel tempo libero faceva la cameriera. Alle loro spalle hanno già splendide avventure, che hanno deciso di condividere con i lettori di
MotoriNoLimits, con nostra grande gioia. E un pizzico di sana invidia perché, saputi i loro programmi, molleremmo tutto e partiremmo con loro! In questo primo appuntamento con noi, ci raccontano l’esperienza all’Elefantentreffen di quest’anno. A breve un altro racconto di viaggio e le anticipazioni sulla loro prossima, imminente avventura!
Barbara Premoli
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Un po’ come tutti i motoviaggiatori eravamo attratti da questo celebre motoraduno invernale che da 59 anni si svolge in Germania all’inizio dell’anno. Nel gennaio 2015 quindi anche noi abbiamo pensato fosse giunta l’ora di tentare questa avventura. Le difficoltà che accrescono il valore dell’impresa, ambita da molti viaggiatori in motocicletta e in sidecar, sono sicuramente le basse temperature, sempre di molto sotto lo zero, e la neve.

Prima di partire abbiamo costruito delle catene per le gomme in caso ci fosse troppa neve e non si riuscisse ad andare avanti. Quella mattina siamo partiti alle 6.00 con l’idea di arrivare a Thurmansbang-Solla con ancora la luce del sole. La neve però, ancora mista ad acqua, ci ha sorpresi già dopo i primi chilometri. Una sensazione trasgressiva… Non avevamo mai viaggiato con quelle condizioni in moto. Una volta entrati in autostrada vediamo alle estremità della carreggiata cm di neve caduti durante la notte e superiamo spalaneve.
Ma il peggio inizia a

Egna/Ora, dove ci siamo trovati all’interno di una bufera di neve, e lì depositata ce n’era davvero tanta. Faceva anche un pò paura superare gli incidenti delle auto, che di ruote ne hanno ben 4, a differenza di noi. E pian pianino abbiamo incontrato anche motociclisti che tornavano indietro come se avessero gettato la spugna.
Finalmente però dopo la grossa bufera siamo usciti dall’Italia, grazie ai mezzi spazzaneve in coda davanti a noi. Non ne potevamo davvero più, per fortuna non nevicava e le strade erano pulite. E allora via a tutto gas fino a destinazione. Nei pressi di Monaco accendiamo il navigatore perché siamo quasi arrivati ma, una volta a Solla, chiediamo ad alcuni tedeschi a passeggio dove si trovava il motoraduno dato che non vi era

alcuna segnalazione…
Parole inaspettate: “This is the wrong Solla“. Due Solla in Germania? Ebbene sì! Questi gentili tedeschi ci impostano il navigatore per la giusta Solla, ancora 40 minuti di strada. E mentre il sole scende fino a diventare buio, noi non molliamo, e con noi anche due motociclisti russi che hanno commesso il nostro stesso errore. Finalmente verso sera inoltrata arriviamo al fantastico raduno, nella foresta di Loh. L’emozione era forte. Vedere una marea di motociclisti girare come dei pazzi sul ghiaccio di questa buca nella montagna, rendeva quell’esperienza ancora più folle e divertente.
Dato che è già buio prendiamo

la nostra roba e cerchiamo un posticino per accamparci, ci piazziamo tra alcune tende e iniziamo a spalare un pò di neve. Ovviamente era talmente tardi che la paglia da isolante per la tenda era già finita, ma nel giro di pochi minuti veniamo accolti calorosamente da tutti i nostri nuovi vicini di casa. C’è chi ci offre da bere, chi da mangiare, chi ci presta il badile per scavare nella neve. La cosa più bella è stata sicuramente conoscere nuove persone lasciandoci trasportare dai racconti dei loro viaggi insieme seduti attorno a un fuoco.

La mattina seguente, dopo aver dormito qualche ora ci svegliamo infreddoliti e scopriamo che sta nevicando abbastanza forte, ma un tedesco, probabilmente ancora ubriaco dalla notte, decide comunque di dare un buongiorno a tutti gettandosi nel laghetto ghiacciato della buca. Questa è la follia tedesca di cui parlavamo! Quando decidiamo di rientrare, la moto si accende al primo colpo e via che si torna a casa prima che le strade si riempano di neve. Record della temperatura toccata di giorno: -7°C, come 7 erano gli strati che avevamo addosso per ripararci dal freddo. Un bel fresco ma ne è valsa la pena!