Appena terminata la gara in Cina, tutti i team della Formula Uno si sono spostati in Bahrain, per la prima doppia trasferta della stagione. Le condizioni meteo che aspettano le squadre sono decisamente diverse da quelle lasciate a Shanghai. “Quella di Sakhir è una pista molto dura sia per le condizioni ambientali – parliamo delle temperature in particolare – che per le caratteristiche tecniche del tracciato. È un circuito che si caratterizza per le accelerazioni e le frenate importanti: fattori che comportano grandi sollecitazioni per la vettura, sia nella trazione in uscita dalle curve che in frenata”, spiega Simone Resta, Chief Designer Scuderia Ferrari a ferrari.com. “Ad esempio, è necessario che l’impianto frenante sia appositamente dimensionato per consentire l’adeguato raffreddamento dei dischi.
Il GP del Bahrain, inoltre, è da 2 anni una gara in notturna. Questo comporta che si perda in qualità dell’analisi dei risultati della prima sessione di prove libere, che si svolge in orario diverso da quello delle qualifiche e della gara. La pista di Sakhir è tra quei tracciati della prima parte del campionato che permettono di esaltare maggiormente il potenziale della power unit, sia per quanto riguarda il motore V6 che per la parte ibrida. Non dimentichiamo, però, che la velocità sul rettilineo è influenzata anche dal livello di carico aerodinamico che si decide di utilizzare. Ad inizio stagione ogni pista è nuova e dobbiamo scoprire quale sia la nostra prestazione, non tanto in valore assoluto, ma paragonata a quella dei nostri avversari”.
Redazione MotoriNoLimits