Un incontro carico di attese quello che si è svolto oggi 31 marzo all’Autodromo di Monza e per avere la misura di questa attesa bastava guardarsi attorno, nella sala stracolma di addetti ai lavori: erano state predisposte 300 sedie, così ci ha detto Ivan Capelli, ma non sono bastate per accogliere tutti i presenti nella Sala Regione. Tema della conferenza stampa: “Calendario 2015 e Linee Strategiche di Sviluppo“. Ovvero, il futuro dell’Autodromo che, da quanto ci è stato detto, parte ufficialmente oggi, con la presentazione degli eventi 2015 e il piano di rilancio dell’impianto.
Dopo gli ultimi anni difficili vissuti dall’impianto brianzolo, il nuovo management ha precisi obiettivi di rilancio: organizzare un numero crescente di eventi sportivi, culturali, di spettacolo e divertimento; utilizzare maggiormente la pista e gli spazi congressuali; creare attrazioni permanenti ed esercizi commerciali. Tutto questo allo scopo di rivitalizzare e aumentare il numero delle presenze nel corso dell’intera stagione e di conseguire, grazie alle nuove attività, risultati economici di segno positivo, quali far tornare il fatturato ai livelli 2013, chiudere in pareggio il 2015 e arrivare per il 2016 a una crescita a doppia cifra.
A prendere la parola per primo (dopo la proiezione di un video emozionante e la presentazione di Gigi Vignando – che ha elogiato le vittorie di domenica di Ferrari e Valentino Rossi, ma ha dimenticato gli altri due italiani sul podio in Qatar, i piloti Ducati Andrea Dovizioso e Andrea Iannone…), Ivan Capelli, presidente AC Milano, che ancora “si sente strano” in questo ruolo manageriale, lui da sempre abituato a vivere nel mondo delle corse, prima come pilota e ora nel ruolo di giornalista inviato RAI per la Formula 1. “Dal 1922, anno della sua costruzione, l’Autodromo di Monza non rappresenta solo un circuito sportivo, è un pezzo di storia del nostro territorio, del Paese Italia, che appartiene al patrimonio collettivo di tutti noi. Purtroppo nel recente passato l’Autodromo ha manifestato preoccupanti criticità: ha visto calare, per importanza e numero, gare e iniziative. Inoltre le indagini della Procura legate ai fatti del recente passato, sino al 2012, hanno avuto conseguenze negative sia d’immagine sia sul fatturato della SIAS, la società dell’AC Milano che gestisce l’Autodromo”.
Sono state proprio queste situazioni a indurre Capelli, lo scorso luglio, a candidarsi al vertice dell’Automobile Club Milano per creare due team di lavoro, a Milano e a Monza, in grado di ridare slancio e credibilità all’Autodromo. Un lavoro che Ivan e il suo gruppo sapevano che sarebbe stato impegnativo, ma forse non fino a questo punto…
Dopo la presentazione dei componenti del Consiglio SIAS (il presidente Andrea Dell’Orto e Alessandra Marzari, indicata dai Comuni di Milano e Monza, Massimo Ciceri, Enrico Radaelli e lo stesso Ivan Capelli, quale rappresentante dell’Automobile Club d’Italia), il presidente ACM ha introdotto il Piano di rilancio che è stato presentato dal presidente Dell’Orto e dal procuratore di SIAS, Francesco Ferri.
“Da quando lo scorso 6 agosto ho assunto la carica di presidente SIAS“, ha dichiarato Andrea dell’Orto, “il mio obiettivo è stato unicamente quello di rivitalizzare e riportare al centro del panorama mondiale il circuito di Monza. La situazione che ho trovato al mio arrivo era problematica sotto tanti punti di vista. Era stata avviata sì una regolarizzazione della società nell’ultimo periodo, grazie al lavoro di Carlo Edoardo Valli e Fabrizio Turci, ma le eredità del passato erano così gravi che le conseguenze negative risultavano purtroppo ancora molto evidenti. In particolare, strategie commerciali fuori mercato, strutture organizzative non adeguate, ridotta valorizzazione della pista e degli spazi espositivi commerciali. L’Autodromo ha invece tutto in sé per diventare una delle principali attrazioni turistiche e congressuali della Lombardia e d’Italia. Primo passo per avviare un cambio di rotta è stata la scelta di Francesco Ferri, uno stimato imprenditore e manager in grado di organizzare e trasmettere all’interno e all’esterno il rinnovamento e il rilancio dell’Autodromo”.
“I principali obiettivi del Piano di rilancio si basano soprattutto sull’aumento della visibilità e sul conseguente incremento della clientela”, ha detto il procuratore SIAS, Francesco Ferri. “Sono da ricercare, in questa direzione, nuove collaborazioni, attivabili a partire da EXPO2015, una nuova immagine e nuove sinergie con il territorio, con maggiore apertura verso la comunità e con partnership ad esempio con Villa Reale, Parco, Comuni e Regione Lombardia. L’Autodromo di Monza deve migliorare la propria offerta: più gare e più eventi in calendario, più diversificazione e competitività di tariffe ospitalità e biglietteria, nuove attività permanenti per trasformare l’Autodromo in un luogo di ritrovo permanente, ambienti rinnovati per eventi e manifestazioni. Per perseguire questi traguardi, abbiamo avviato una profonda riorganizzazione interna, previsto importanti investimenti per riqualificare strutture quali l’ex padiglione museo e le tribune d’onore e parabolica, chiuso collaborazioni con partner strategici”.
Nel presentare il Calendario 2015, Ferri ha voluto, in particolare, sottolineare le numerose novità sportive in programma: il passaggio della 1000 Miglia il 17 maggio, che non sarà solo simbolico ma varrà ai fini della classifica e frutto della collaborazione fra AC Milano e AC Brescia e che prevede anche l’assegnazione di uno speciale trofeo intitolato ad Alberto Ascari; la Targa Tricolore Porsche (dal 22 al 24 maggio) e la Monza Historic (dal 10 al 12 luglio). Ci sono poi le gare organizzate direttamente da SIAS: il Monza Biker Fest (dal 1° al 10 maggio), il ritorno della Coppa Intereuropa Storica (dal 19 al 21 giugno), l’ormai seguitissimo Monza Rally Show (dal 26 al 29 novembre). Non mancano manifestazioni extrasportive, dal Brianza Rock Festival (con in programma i concerti di Blue Vertigo e Subsonica, dal 12 al 14 giugno) alla 40° edizione del Festival dello Sport (13/14 giugno), dalla Color Run (12 settembre) alla 12 h Cycling Marathon in notturna (27 e 28 giugno), e molte altre ancora.
“Come potete constatare il Piano di rilancio si pone concreti obiettivi già nel breve e medio periodo“, ha concluso Ivan Capelli. “Questo ci rafforza nella volontà di riportare a Monza gare importanti il Mondiale Superbike, ma anche il WEC e, soprattutto, nella trattativa per mantenere il GP d’Italia di Formula 1: grazie al sostegno dei principali soggetti istituzionali e privati – a partire da Regione Lombardia, ACI e Confindustria – affrontiamo fiduciosi il percorso per portare il prolungamento del contratto almeno fino al 2020”.
A proposito di Formula 1, Capelli ha dato due importanti aggiornamenti: “Avvieremo i primi colloqui con Bernie Ecclestone a maggio, abbiamo in programma un incontro in occasione del GP di Monaco. Solitamente i costi richiesti per i GP europei vanno dai 19 ai 25 milioni di euro: cercheremo di trovare un equilibrio per un evento che ogni anno porta sul territorio 25 milioni e quindi va preservato”, mentre per quanto concerne il provvedimento che può consentire l’ingresso dei fondi di Regione Lombardia la stessa “ha confermato che sono sempre disponibili, in attesa della giusta procedura per arrivare alla loro defiscalizzazione e assegnazione”. A fronte di 20 milioni di euro stanziati, 8 tornano infatti allo Stato sotto forma di tasse e su questo punto verteranno le discussioni.
Tutto aperto sul fronte-moto: Andrea Dell’Orto è tornato proprio oggi dal Qatar, dove ha incontrato i vertici della Dorna. Il suo intento da sempre, da quella prima conferenza stampa in cui fu presentata la lista Sport & Rinnovamento poi vincitrice delle elezioni che hanno portato al nuovo assetto dell’AC Milano, è riportare la Superbike (e magari anche la MotoGP) a Monza. Per farlo il primo passo necessario è ottenere l’omologazione FIM per il circuito e il management si sta muovendo con la massima celerità in tal senso: l’architetto Jarno Zaffelli lavorerà infatti con l’autodromo per le necessarie modifiche alla pista. A proposito di pista, ci risulta che al momento a Monza manchi ancora il nuovo Direttore di Gara, un dettaglio non secondario in un circuito, dove dovrebbero svolgersi delle corse automobilistiche…
Al termine della conferenza stampa, numerose le iniziative proposte: tra queste gli incontri tra i rappresentanti SIAS con operatori commerciali e possibili investitori per approfondire le attività del 2015, la visita delle aree congressuali della struttura, l’opportunità di approfondire collaborazioni e partnership. E per noi anche la possibilità di un giro sulla sopraelevata a bordo di una Ferrari 458 Italia con un driver della Puresport, una delle realtà presenti da anni in Autodromo. Volevamo rivederla la sopraelevata, dopo i lavori di restauro di cui tanto si è parlato negli scorsi mesi.
Ebbene, col senno di poi avremmo preferito non farlo quel giro, e non per l’emozione che dà sempre essere a bordo di una supercar guidata da un pilota esperto sulla pista di Monza. No, avremmo preferito non farlo perché la sopraelevata c’è, certo, ma è stata completamente snaturata, non è più quel monumento storico che tutti gli appassionati hanno negli occhi e nel cuore, quella che ha visto gare e piloti che fanno parte della storia. Non sappiamo chi sia l’artefice di tanto scempio, ma è stato un pugno nello stomaco… Salvaguardare e restaurare è una cosa, stendere una gettata di cemento sulla facciata del Colosseo, del Duomo, delle Piramidi con la scusa di renderle più solide è un’altra.
A fine giornata, lasciando l’Autodromo molti i dubbi. Ci hanno detto tante cose Ivan Capelli, Andrea Dell’Orto, Francesco Ferri e gli altri. Ma non ci hanno detto niente. Sapete cosa temiamo? Che si tratti solo ed esclusivamente di un piano industriale, nel quale le corse entrano ma non da protagoniste, almeno in questo anno in cui ci attendevamo già dei cambiamenti (non dei miracoli). L’abbiamo guardato e riguardato il calendario 2015: lo trovate diverso da quello dell’anno precedente? E’ stato chiesto se abbiano programmi per avvicinare le Case automobilistiche all’Autodromo ed è stato risposto citando Company Car Drive, un evento per i fleet manager quest’anno alla quarta edizione. Se le novità sono i concerti e il passaggio della 1000 Miglia beh, signori, non è quello che la gente si aspetta. Capelli ha invitato i giornalisti a sensibilizzare il pubblico sugli ingressi gratuiti in occasione di alcuni eventi, ha detto che discuteranno del biglietto d’ingresso di 5 euro durante la settimana, per far sì che il circuito si riempia e il Parco e l’Autodromo tornino a vivere. Ma non ci è stato detto nulla su ammodernamenti o creazione di bar dove la gente possa mangiare un panino (e a prezzi umani). Ultimo dubbio: modifiche alla pista necessarie per ottenere l’omologazione FIM e far correre le moto, ma quali modifiche e di quale tenore?
Volete sapere cosa temiamo davvero? Come ha detto il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, il destino di Monza è legato a doppio filo alla Formula 1 ma la sensazione è che per il management non sia una priorità portarla a casa. Perché i contratti siano rispettati basta un evento di carattere internazionale, quindi basterebbe la Superbike. Dell’Orto punta sulla moto (ed è ovvio…). Maggio è dietro l’angolo, presto sapremo, ci è stato detto che saremo regolarmente informati. Non abbiamo le fette di salame sugli occhi ed è ovvio che i conti debbano tornare e quindi debbano esserci entrate: ma arriveranno da cosa? Dalle corse in bicicletta o dalle marce? E che richiamo potrà mai avere la Superbike? Siamo davvero certi che richiamerebbe in circuito il pubblico che ogni anno affolla le tribune e i prati dell’Autodromo per il GP? Senza contare che, con l’uscita di scena della Germania, quest’anno (e forse anche in futuro visto come butta la situazione di Nurburgring e Hockenheim) i tifosi tedeschi si spalmeranno tra Belgio, Austria e Italia per seguire i loro piloti e la Ferrari, specie se a settembre sarà in lotta per il Campionato.
Signori, pensate piuttosto a rivedere i prezzi dei biglietti per il GP, a studiare pacchetti a misura di famiglia e di Paese in crisi, non a pontificare su partnership e aree giochi. Bisogna guadagnare, ma che brutte certe pubblicità viste oggi in zona paddock… come quelle di cibo per cani sulla facciata del Duomo. Speriamo, di cuore, che la sensazione sia sbagliata, che l’Autodromo continuerà a esistere e a vivere (non a sopravvivere come adesso), che Ivan Capelli, l’AC Milano e gli uomini della SIAS faranno di tutto per mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Ma, a nome di tutti gli appassionati di Formula 1, non fategli fare la fine della sopraelevata.
Attendiamo la prossima conferenza e notizie vere e concrete sul futuro. Un contratto con Ecclestone firmato fino al 2020 sarebbe un buon inizio. Noi ci crediamo ancora. Perché Monza deve restare il Tempio della Velocità e non può diventare un centro commerciale con qualche show di contorno. Cose che fanno business e interessano gli industriali, ma non gli appassionati di corse e i tifosi.
Barbara Premoli