Ieri questo comunicato ufficiale: “Su richiesta della Consob, in riferimento ad alcune indiscrezioni giornalistiche degli ultimi giorni – in particolare a quelle contenute nell’articolo pubblicato da Il Corriere della Sera del 19 marzo 2015 (“Pirelli, nuovi soci e governance – Allo studio un riassetto con opa”) – Pirelli rende noto di non essere stata fino ad oggi destinataria di alcuna comunicazione formale circa il lancio di offerte pubbliche di acquisto“.
Oggi 21 marzo 2015 la notizia secondo cui Pirelli starebbe per cambiare volto, con l’arrivo nel suo azionariato del colosso della chimica cinese ChemChina. A conclusione del riassetto societario sarà lanciata un’opa per 7,15 miliardi di euro (15 euro per azione). Fino al 2021 al timone della storica azienda resterà Marco Tronchetti Provera che, interrogato sulla vicenda, ha dichiarato. ”Entro il weekend si chiude. Ci sono ancora dei passi da fare. Finché non ci saranno i comunicati non posso dire nulla”.
Il primo CdA a dare il via libera all’accordo con ChemChina è stato quello di Nuove Partecipazioni, la holding che fa capo a Marco Tronchetti Provera e che riunisce Gruppo Partecipazioni Industriali, Marco Tronchetti Provera Partecipazioni, Yura International, Vittoria Assicurazioni e Fidim. Avrebbero approvato l’operazione anche Unicredit e Intesa Sanpaolo, anche se non sono arrivate dichiarazioni ufficiali. Se, come tutto lascia indicare, l’operazione andrà in porto, ChemChina acquisirà il 51% dell’azienda fondata a Milano nel 1872 dall’ingegnere 24enne Giovanni Battista Pirelli. La sede resterà a Milano, così come il reparto Ricerca e Sviluppo.
Se il “cuore” resterà quindi italiano, il dato di fatto è che Pirelli, sinonimo d’innovazione e tecnologia d’avanguardia nel settore dei pneumatici in Italia e nel mondo e dal 2011 fornitore unico in Formula 1 (l’attuale contratto è in vigore fino al 2017), passerà di mano. L’ennesima eccellenza del nostro Paese che se ne va. Che poi dal punto di vista finanziario sia un affare non lo mettiamo in dubbio, ma da quello affettivo questo primo giorno di primavera non ha portato nulla di buono.
Barbara Premoli