Oggi pomeriggio sul circuito dell’Albert Park Maurizio Arrivabene ha preso parte alla sua prima conferenza stampa FIA, insieme ad altri cinque tra i suoi colleghi. Tra le prime domande poste al Direttore Generale della Gestione Sportiva e Team Principal della Scuderia Ferrari, una ha riguardato i numerosi cambiamenti avvenuti in Ferrari dalla fine della passata stagione. “Non voglio parlare del passato”, ha iniziato Maurizio. “Abbiamo effettuato numerosi cambiamenti, ma vorrei ringraziare chi c’è stato prima di me. Pensando al futuro, e alla situazione attuale, ho lavorato molto con i ragazzi, cercando di tenerli uniti e concentrati su un obiettivo comune, ma restando sempre con i piedi per terra. Se noi perdiamo, perdiamo insieme e se vinciamo lo facciamo insieme. Questo è il mio mantra. Vedo la squadra tranquilla e motivata, e questo è molto importante per me”.
L’approfondimento degli aspetti tecnici è certamente la sfida più grande del nuovo lavoro: “Se si vuole imparare occorre essere curiosi, andare in giro per la fabbrica e fare domande, incontrare persone, ma soprattutto ascoltare gli ingegneri: loro parlano un linguaggio molto speciale, e sono in grado di utilizzare mille parole per dire ciò per cui se ne utilizzano dieci. Occorre estrapolare i concetti principali se si vuole rendere tutto più semplice”.
A proposito della Manor, Maurizio ha tenuto a chiarire le motivazioni delle problematiche legate al caso: “Hanno ottenuto la licenza per partecipare al campionato con grande ritardo e ora stiamo lavorando intensamente per fare in modo che la squadra corra al più presto. Non si tratta di una semplice questione di software. Il motore, esattamente come lo scorso anno, è molto complicato da configurare. Abbiamo una lunga lista di cose da fare, ma stiamo facendo di tutto perché possano farcela”.
Interrogato sulle sue aspettative dopo un venerdì che vede la Ferrari dietro la Mercedes, ha dichiarato: “Se domenica Claire (Williams) e Toto (Wolff) dessero ordine alla loro squadra di fermarsi lo apprezzeremmo molto! Ma non lo faranno di sicuro. Lo scorso anno abbiamo chiuso in quarta posizione e per pensare alla prima occorre prima guardare a chi è vicino a noi, quindi a Claire e alla Red Bull. Dobbiamo procedere passo dopo passo e cercare di essere realistici, e fare tutto il nostro meglio per cercare di raggiungere Mercedes nel più breve tempo possibile. Ma naturalmente non sarà facile”.
A proposito del controllo dei costi, il suo punto di vista è molto semplice. “Stiamo lavorando tutti insieme per cercare di risolvere in qualche modo la situazione, ed è importante ricordare che stiamo parlando di Formula 1, la regina delle competizioni motoristiche. Abbiamo bisogno di tenere a mente questo concetto e lavorare in modo che lo spettacolo aumenti. Ho detto molte volte di portare la Formula Uno più vicino alla gente e credo che il gruppo sta lavorando molto bene in questa direzione. Non è un compromesso facile, perché in qualche modo si deve lavorare sul taglio di costi, ma d’altra parte, si si desidera andare avanti con lo sviluppo tecnologico – detto in altre parole – se si vuole giocare in Premier League, è necessario prepararsi per farlo, altrimenti si gioca in un altro campionato. Se si guarda il calcio, loro hanno una sorta di ‘fair play’ finanziario, ma questo senza trasformare la Champions League nella Europa League”.