Il GP d’Australia si corre a Melbourne sul circuito semi-permanente di Albert Park. Un asfalto scivoloso, con scarsa aderenza, un elevato livello di carico necessario e la presenza di punti da forti frenate sono le sue caratteristiche principali, per le quali Pirelli ha scelto di schierare i suoi pneumatici P Zero soft e medium.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “La nostra quinta stagione in Formula 1 scatta in Australia con una delle gare più eccitanti dell’anno, su un palcoscenico estremamente impegnativo e imprevedibile. Come un anno fa saremo in pista con le nostre P Zero soft e medium: l’accoppiata ideale per rispondere alla grande varietà di condizioni possibili in pista a Melbourne. La nuova struttura, che caratterizza quest’anno le gomme posteriori, consentirà ai piloti di accelerare prima in uscita di curva, contribuendo così al netto abbassamento dei tempi che ci aspettiamo per questa stagione. Come sempre a inizio campionato, il primo GP aiuterà a capire il reale valore tecnico delle monoposto, ma sappiamo già da ora che le prestazioni aumenteranno sensibilmente nel corso dell’anno, e questo inciderà notevolmente sull’interazione fra monoposto e pneumatici. Nel corso dei test pre-campionato in Spagna, la gamma P Zero 2015 ha confermato miglioramenti di prestazione e di durata, ma ovviamente la cartina di tornasole sarà il weekend di gara, con i piloti sempre impegnati a spingere al massimo. Ecco perché aspettiamo Melbourne con grande impazienza.”
Le sfide che attendono gli pneumatici: Albert Park ospitò per la prima volta il Gran Premio d’Australia nel 1996, portandolo via al circuito cittadino di Adelaide. Essendo un tracciato semi-permanente, presenta traiettorie spesso sporche e scivolose, specialmente il venerdì. Questo aspetto causa frequenti perdite di aderenza, all’origine di un maggiore livello di degrado delle gomme. L’elevata coppia dei motori turbo-ibridi di nuova generazione accentua questo fenomeno.
Accelerazione e frenata sono le due ‘chiavi’ necessarie per essere competitivi a Melbourne. Gli pneumatici sono soggetti più ad accelerazioni longitudinali che laterali, un aspetto che l’incrementato livello di trazione delle gomme 2015 aiuterà maggiormente a fronteggiare.
Con dieci curve a destra e sei a sinistra, la gomma maggiormente sollecitata a Melbourne è la posteriore sinistra. L’asfalto è molto liscio, il che allunga la vita dello pneumatico. I team utilizzano un alto livello di carico. Le tante curve lente esaltano la necessità di grip meccanico delle gomme.
Una strategia efficace e flessibile e la capacità di preservare le gomme sono aspetti particolarmente preziosi a Melbourne, dove l’ingresso della safety car e la variabilità meteo hanno spesso contribuito a dare vita a gare imprevedibili. Fra i piloti in attività, Jenson Button è il più vittorioso all’Albert Park grazie ai suoi tre successi. Ferrari e McLaren hanno, invece, il maggior numero di trionfi, sei a testa; ma il team inglese è il più vincente di sempre in Australia con un totale di 11 vittorie.
La strategia del vincitore 2014: Nico Rosberg vince con la sua Mercedes partendo dal terzo posto in griglia, piazzamento ottenuto al termine di qualifiche quasi interamente sul bagnato. Nico seguì una strategia con pneumatici soft-soft-medium, condivisa con i nove piloti arrivati dopo di lui sotto la bandiera a scacchi. Partito con gomme soft, Rosberg montò gomme identiche al 12° giro, approfittando anche dell’ingresso della safety car; nuovo pit stop al 38° giro per gomme medium.
Gap di prestazione atteso fra soft e medium: 1,2-1,5 secondi al giro.
Il numero magico per gli uomini Pirelli: #21, Paul Hembery (direttore motorsport Pirelli): “Amo il 21 perché rappresenta l’età in cui le cose interessanti iniziano ad accadere. Poi sono nato il 21 marzo (così come Ayrton Senna) e il 21 giugno segna l’inizio dell’estate e il giorno più lungo dell’anno…”
Il Twitter da non perdere questa settimana: @takiinoue. L’ex-pilota F1 giapponese ha uno dei più divertenti (e anche più autocritici) account su Twitter. Memorabii alcune sue uscite, tipo quando accusa altri piloti di “… guidare come Taki Inoue”.
Redazione MotoriNoLimits