Prove aerodinamiche e di assetto e simulazione gara per la Ferrari in questo ultimo giorno di test pre-stagione a Barcellona. Al volante della SF15-T Sebastian Vettel. Per lui ben 129 giri percorsi (su gomme Medium, Proto Medium e Hard), pari a 600 km, il migliore in 1:23.469, che gli è valso la seconda posizione in classifica a fine giornata.
Maurizio Arrivabene: “Ora posso dirlo: abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. La SF15-T si comporta come ci aspettavamo: il riscontro di Kimi, che aveva guidato la monoposto dell’anno scorso, è che si vede un miglioramento e anche Sebastian, che guida oggi, è contento. Ma stiamo coi piedi per terra perché sappiamo che gli altri team non stanno dormendo. E’ chiaro che la Mercedes c’è, ma noi dobbiamo concentrarci su noi stessi. A tutt’oggi abbiamo qualche idea della nostra posizione rispetto ai concorrenti, ma sappiamo che ciascuno ha programmi di prove diversi. Noi, quindi, seguiamo il nostro, con concentrazione e disciplina, che credo siano la chiave per il fare bene. Ho parlato alla squadra e ho chiarito questi punti”.
Sebastian Vettel: “La nota positiva è che ancora una volta abbiamo percorso molti chilometri e raccolto informazioni utili. Il fatto che la nostra simulazione di gara sia andata più o meno secondo i piani è incoraggiante dal punto di vista dell’affidabilità, anche se sotto questo aspetto possiamo ancora migliorare. Dal punto di vista della prestazione, è chiaro che la Mercedes è ancora davanti con un certo vantaggio, ma subito dietro vedo noi, la Williams e la Red Bull molto vicini. Fra un paio di settimane ne sapremo di più. Intanto dobbiamo progredire un passo alla volta, guardando soprattutto a noi stessi”.
James Allison: “Rispetto a ieri non è stata una giornata del tutto esente da problemi, siamo riusciti ancora a segnare un gran numero di giri, completando con successo una simulazione di gara, così da poterne annoverare due prima di Melbourne. Concludiamo le prove invernali soddisfatti per come la vettura si comporta, per come il test è stato condotto e per la capacità operativa del team”.
Barbara Premoli