Qualifiche positive per due delle cinque Ferrari impegnate nella 12 Ore di Bathurst, la gara endurance più importante del continente australe. Davide Rigon (nellal foto in apertura), Steve Wyatt e Michele Rugolo hanno portato la loro 458 Italia GT3 al quarto posto sulla griglia di partenza (secondo della categoria Am). L’equipaggio della vettura 77, in 2’03”840, ha preceduto i compagni di marca del team Clearwater Racing,
e Matt Griffin (cui in gara si unirà anche Mok Weng Sun), che hanno fermato i cronometri a 2’04”058 e si sono conquistati la sesta piazza (quarta nella categoria Pro-Am).
Scatterà dal 16° posto (ottavo di categoria) la Ferrari numero 27 del team TFM – Ferrari Motorsport New Zealand di Lester-McIntyre-Smith, capace di 2’05”004, mentre la vettura numero 29 del team Pirelli di Manolios-Miller-Capelli, fermando i cronometri a 2’06”894, ha ottenuto il 25° tempo (15° di categoria). Sfortunata la Ferrari numero 50 del team Vicious Rumour Racing che scatterà dall’ultima posizione dopo che Benny Simonsen ha avuto problemi e non è riuscito a completare nemmeno un giro in qualifica.
Ancora peggio è andata alla Ferrari 458 del Maranello Motorsport. La vettura del team che aveva vinto nel 2014 è stata fortemente danneggiata e non potrà prendere parte alla corsa, che partirà alle 5.50 locali (le 19.50 di oggi in Italia, diretta streaming sul sito della manifestazione). Al momento dell’incidente al volante della numero 88 c’era l’australiano Tony D’Alberto che è entrato in contatto con l’Aston Martin numero 99 di Yu-Venter-Merlin finendo violentemente contro le barriere all’altezza della curva di Forest’s Elbow. Per il team di Mark Coffey e i piloti Mika Salo e Ben Collins un’enorme delusione, anche se la cosa più importante è che i controlli fatti in ospedale abbiano escluso complicazioni per D’Alberto. La pole position è andata all’Audi numero 15 del Phoenix Racing di Mapelli-Vanthoor-Winkelhock in 2’02”552, mentre il miglior tempo della categoria Am è stato centrato dalla Nissan dell’Athlete Global Team di Strauss-Chiyo-Reip in 2’03”297.