Renault celebra i 50 anni della Renault 16 in occasione della 40a edizione del Salone Rétromobile, dal 4 all’8 febbraio alla Porte de Versailles, Parigi. Due Renault d’anteguerra e due concept-car affiancano sette Renault 16, illustrando il know-how di Renault in tema di “auto da vivere” in famiglia. I visitatori potranno scoprire, nei 700 m² dello stand Renault Classic (Hall 1, stand 1G64):
– Sette Renault 16 di cui una versione USA e un prototipo del 1963
– Due familiari d’anteguerra (Type G del 1902 e Type NN del 1925)
– Due concept-car: Scenic (1991) e R-Space (2011), che rappresentano le recenti interpretazioni di “auto da vivere” in famiglia.
– Tre Alpine: dalla prima Alpine alla più recente, passando per l’iconica berlinetta (in una versione rara, Interlagos).
Renault 16 Coupé Cabriolet (progetto non realizzato)
La storia inizia nel 1958 con il rinnovo della Frégate: il Presidente di Renault, Pierre Dreyfus, lancia il progetto di un’auto statutaria dotata di un 6 cilindri. Il progetto 114, fu bloccato all’inizio del 1961: «Per l’ammiraglia Renault dobbiamo procedere diversamente. E questo, per vari aspetti», dichiara il Presidente. Dovrà quindi essere un modello medio-superiore, che non somigli in nulla alla concorrenza: un’auto da vivere, una familiare moderna, che proponga una funzionalità e una versatilità degne di una station wagon, e contestualmente il comfort e l’eleganza di una berlina. Viene studiato anche un coupé cabriolet, ma la maggior parte degli elementi della carrozzeria di tale versione sono diversi da quelli della berlina implicando costi produttivi elevati, che costringeranno a rinunciare al progetto.
Renault 16 Super (1970): la Renault 16 eletta Auto dell’anno davanti alla Rolls-Royce Silver Shadow
La Renault 16 si distingue per un’abitabilità inconsueta. Progettata come “auto da vivere”, in linea con la filosofia della Renault 4, la Renault 16 non si ferma alla presenza di un portellone e di un divano ripiegabile. Lo spazio interno è organizzato intorno ad un volume del vano bagagli configurato secondo diverse tipologie di utilizzo, che offrono alla Renault 16 un comfort da limousine e una versatilità di utilizzo che non è proposta da nessun altro modello concorrente (o soltanto in versione commerciale). La Renault 16 è eletta Auto dell’anno (98 punti) davanti alla Rolls-Royce Silver Shadow (81 punti): uno choc tra culture automobilistiche!
Renault 16 TA: automatica
Quattro anni dopo il lancio della Renault 16, viene presentata al Salone di Ginevra 1969 la versione TA, equipaggiata con trasmissione automatica. La trasmissione non è banale: prima nel suo genere in Francia, comprende un dispositivo di comando elettronico che ne rende l’utilizzo più morbido, più istantaneo, più efficace, assicurando nello stesso tempo un consumo ragionevole. Una centralina seleziona il migliore dei tre rapporti dopo aver confrontato la velocità del veicolo, il regime del motore e la pressione sul pedale dell’acceleratore.
Renault 16 TL Version USA (1972): alla conquista del mondo
La Renault 16, che alcuni giornalisti avevano qualificato come «tipicamente francese, nel miglior senso del termine», otterrà un indiscutibile successo internazionale, vendendo il 50% circa su tali mercati. Pur essendo venduta essenzialmente in Europa, la Renault 16 ha anche un successo commerciale a livello mondiale. L’auto è commercializzata perfino in Sud Africa e in Australia, ma anche in Nord America (USA e Canada). La Renault 16 è distribuita negli USA dal 1968 al 1972 con l’ingegnosa denominazione di Sedan-Wagon, che ne valorizza la specificità, a metà strada tra la berlina (sedan) e la station wagon.
Renault 16 TS Automatic (1974): una stupefacente modularità
In linea con il resto della gamma, la Renault 16 TS Automatic è stata progettata come “auto da vivere”, in linea con la filosofia della Renault 4. Il modello beneficia di uno spazio organizzato intorno a un volume del vano bagagli programmato secondo diversi tipi di utilizzo, che assicura alla Renault 16 una modularità e una versatilità di utilizzo che nessun modello concorrente riesce a eguagliare. La Renault 16 propone 6 posizioni che corrispondono ai differenti stili di vita, alle esigenze delle vacanze, della casa di campagna o del ritorno dai mercatini dell’antiquariato.
Renault 16 TX (1975): una familiare particolarmente performante
Il punto culminante della gamma è la versione TX, presentata nel 1973, che applica la stessa ricetta della TS e si adatta a un’Europa autostradale e alle prime avvisaglie della crisi del petrolio. La 16 TX coniuga performance, resistenza ed equipaggiamenti. La versione TX beneficia di un nuovo propulsore da 1647 cm3, che eroga 93 cv DIN. Più che le semplici performance (175 km/h), la novità consiste nell’adozione di una trasmissione a cinque rapporti, che riduce il regime motore su autostrada e il consumo di benzina. Questa versione si distingue anche per un equipaggiamento premium.
Renault 16 TL autoscuola dell’aeronautica (1980)
Progettata come “auto da vivere”, la Renault 16 si rivolge innanzitutto alle famiglie del babyboom, cui propone un concetto innovativo, che coincide con le loro esigenze e aspettative. Tuttavia, le sue qualità intrinseche avvicinano tale modello ad altre clientele. Numerose amministrazioni francesi hanno infatti in dotazione una Renault 16 dalla sobria carrozzeria nera e l’esercito l’adotta come auto per i grandi collegamenti (l’esemplare presentato ha la particolarità di essere una versione per autoscuola equipaggiata con doppi comandi).
Renault Type G (1902): un modello familiare che propone quattro veri posti e un’autonomia di 200 km
Louis Renault sta per progettare i suoi motori, e la Type G utilizza ancora un monocilindro De Dion. L’auto propone quattro comodi posti e, sotto il sedile anteriore, un serbatoio della benzina che consente un’autonomia di 200 km. Una «automobile bella e affidabile, all’altezza della reputazione che si sono costruiti MM. Renault sul mercato dell’automobilismo», commenterà la stampa dell’epoca.
Renault Type NN1 (1925): prima auto accessibile alle famiglie prodotta in serie
Nel 1922, la KJ apre la strada in Renault alle piccole 6 CV. Due anni dopo, è sostituita dalla NN, che riprende le stesse caratteristiche di robustezza ed economia. Modello apprezzato di entrata in gamma, la NN corrisponde per Renault allo sviluppo della produzione di serie: fino al 1929, la sua diffusione sfiorerà le 120.000 unità!
Renault concept-car Scénic (1991): comfort della vita a bordo, tecnologie utili, sicurezza e performance responsabili
Svelata nel 1991 al Salone dell’Auto di Francoforte, la concept-car Scenic adotta come nome l’acronimo di Safety Concept Embodied in a New Innovative Car, che potrebbe tradursi con Concetto di sicurezza Intrinseca in una nuova vettura innovativa. Progettata per una clientela familiare sedotta dall’idea dell’automobile “bozzolo”, la concept-car Scénic porta nel DNA abitabilità, modularità e sicurezza: questo concetto di monovolume compatta può accogliere comodamente una famiglia, grazie a una nuova gestione della forma e dello spazio interno. Le porte scorrevoli facilitano l’accesso, mentre le cinture adatte ai bambini o il dispositivo di allarme per colpi di sonno pongono la sicurezza al centro dell’attenzione. Questo studio prefigura Scénic, prima monovolume disponibile sul mercato (1996), che sarà eletta Auto europea dell’anno.
Renault concept-car R-SPACE (2011): spazio per tutti
Al Salone dell’Auto di Ginevra 2011, Renault svela la sua concept-car R- SPACE, che illustra il capitolo “Famiglia” della strategia Design fondata sul ciclo della vita. La parola d’ordine impartita ai designer è stata l’immaginare un veicolo familiare semplice, sensuale e caloroso, che declini il nuovo design di Renault nel segmento delle monovolume. Risultato: una monovolume compatta, di una lunghezza di 4,25 metri, dalla sagoma fluida, robusta e sportiva. La forma filante dei finestrini ne sottolinea il dinamismo del profilo, mentre l’ampio parabrezza e il tetto panoramico sfumato, trasformano l’abitacolo in un vero e proprio bozzolo al riparo dal sole.
Pioniere della monovolume, Renault propone con R-Space un ulteriore passo avanti in tale campo. Per realizzarlo, i designer sono partiti dall’elemento su cui si era costruito il successo del modello in passato: l’intelligenza del concetto. La reinterpretazione moderna di tale idea è stata “offrire un potente contrasto visivo e funzionale tra il posto di guida, il cui design induce il piacere di guida, e una zona posteriore completamente inedita e sorprendente, che si presenta come area di gioco per i bambini”.
Redazione MotoriNoLimits