Oggi i giornali parlano, oltre che del nuovo presidente della Repubblica Italiana, dei conti del Gruppo italo-americano che, come ha sottolineato Sergio Marchionne, sono allineati con i target prefissati (ricavi cresciuti dell’11% a 96,1 miliardi di euro, il risultato operativo ha raggiunto i 3,7 miliardi di euro e l’utile netto è risultato di 632 milioni di euro, 4,6 milioni di immatricolazioni, in crescita del 4% in Europa e Medio Oriente, in forte aumento in Nord America +15%, in Asia +34%, che compensano le vendite in America Latina, in calo del 7%).
La notizia che ha sorpreso maggiormente riguarda il nostro Continente, con il ritorno in utile del 4° trimestre, con un Ebit positivo per 32 milioni a fronte di un passivo di 214 nello stesso periodo del 2013 (l’intero anno vede per l’Europa un passivo di 109 milioni contro i 506 di un anno prima). In Europa FCA ha immatricolato nel 2014 circa 768mila vetture, il 3,5% in più rispetto al 2013, a dicembre è cresciuta del 7,2%, più del mercato. Dati che hanno fatto dire a Sergio Marchionne “sto diventando positivo sulla redditività del mercato Emea (europeo, mediorientale e nordafricano), è piuttosto strano per uno come me che ha guardato per anni con diffidenza a questa regione”. Il CEO del Gruppo in conference call, si è complimentato con Alfredo Altavilla, responsabile della regione Emea, un fatto mai successo prima.