E’ sicuramente la notizia più importante arrivata dal Salone dell’Auto di Detroit, per il mercato e per noi italiani: l’andamento decisamente positivo dei nuovi modelli Jeep Renegade e Fiat 500X permetterà nei prossimi tre mesi l’inserimento di oltre 1.000 nuovi lavoratori nello stabilimento di Melfi dove, con un investimento di oltre un miliardo di euro, vengono prodotte le due vetture. Una volta stabilizzati i volumi produttivi in ragione dell’andamento della domanda e dei risultati negli oltre 100 mercati dove le vetture saranno vendute, alle persone inizialmente inserite con contratto interinale potrà essere proposto il nuovo contratto a tutele crescenti, attualmente in via di definitiva approvazione. A queste persone, se ne aggiungeranno altre 350 temporaneamente trasferite dagli stabilimenti di Cassino e Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco. Sarà così possibile saturare totalmente le potenzialità produttive dell’impianto.
Il programma prevede che già dalla prossima settimana saranno inseriti circa 300 nuovi lavoratori ai quali si aggiungeranno subito circa 100 persone provenienti dallo stabilimento di Cassino.
Contestualmente, Fiat Chrysler Automobiles ha annunciato alle Organizzazioni Sindacali la chiusura della Cassa Integrazione Straordinaria, con il rientro immediato all’attività lavorativa di tutti i 5.418 dipendenti dello stabilimento SATA.
Melfi si pone all’avanguardia tra gli stabilimenti automobilistici del mondo grazie alla ristrutturazione produttiva che ha permesso di introdurre le più innovative soluzioni tecnologiche organizzate secondo i principi del World Class Manufacturing. I due nuovi modelli realizzati nell’impianto stanno riscuotendo ottimi risultati in Italia e in Europa. La Jeep Renegade, commercializzata da fine settembre, ha rapidamente scalato le classifiche di vendita, tanto che a dicembre è entrata nella “top ten” delle auto più vendute in Italia. Renegade ha segnato l’ingresso di FCA e di Jeep in un segmento di mercato in cui non erano presenti.
Altrettanto significativi i risultati ottenuti dalla 500X che, ancora prima della presentazione ufficiale al pubblico che in Italia avverrà con un porte aperte nelle prossime settimane, è stata accolta molto positivamente, con circa 1.500 ordini già raccolti.
Chissà cosa diranno adesso i soliti bastian contrari e dubbiosi, quelli che “la Fiat è morta, Marchionne fa solo i suoi interessi e non crede nell’Italia”. E, da fonti certe, lo stesso impegno “quello che vuole portare tutto in America” lo sta mettendo anche in Ferrari per quanto riguarda la Formula 1. Per noi questi sono fatti. E questa è una notizia da prime pagine.
Barbara Premoli