L’idea è semplice ma geniale. Può capitare che le persone che amano gli sport all’aria aperta abbiano degli incidenti; ai parenti la maggior parte delle volte non resta altro da fare se non mettere in allarme i soccorritori quando non hanno notizie dei loro cari da troppo tempo. La app “angelo custode” Ameo permette a chi ama gli sport outdoor di “farsi tracciare” in modo privato: naturalmente solo se si vuole e con tutte le garanzie di tutela della privacy. Quando lo sportivo torna dal suo tour può cancellare per sempre il suo tracciato digitale. Se però gli succede qualcosa durante il tragitto può essere trovato velocemente grazie alla “pista digitale” che ha lasciato.
«Questa app è una specie di angelo custode per chi pratica sport all’aperto e funge da pillola calmante per chi resta a casa ad aspettare», spiega Patrick Ohnewein, Manager del Centro Free software & Open Technologies del TIS.
La app è stata sviluppata durante una hackathon al TIS ed è anche stata coronata con il primo premio: gli sviluppatori di Ameo hanno vinto infatti la possibilità di presentare la loro idea di prodotto nella Silicon Valley nell’ambito dei cosiddetti “Elevator-Pitches” – ovvero dei brevi colloqui con potenziali investitori.
«Questi colloqui sono stati molto utili per il team» afferma Patrick Ohnewein: «gli investitori non erano pronti a investire una somma abbastanza elevata di denaro per la app che potesse permettere agli sviluppatori di spostare il baricentro della propria vita e le proprie famiglie dall’Alto Adige a San Francisco».
Comunque, conclude il Manager del TIS, gli sviluppatori di Ameo sono pienamente consapevoli del valore di mercato del loro prodotto. Al TIS adesso ci si sta premurando di fare dell’idea di prodotto dei quattro sviluppatori una start-up, perché al TIS si è convinti che abbia un enorme potenziale di business in tutto l’arco alpino e che in diverse applicazioni potrebbe offrire anche un prezioso aiuto ai soccorritori di tutte le regioni alpine.