Ero in trepidante attesa per l’invito a questa 5° edizione di RIDE FOR LIFE a Ottobiano, non per le sfide sportive della domenica bensì per l’atmosfera di festa e solidarietà che si respira nei due giorni dell’evento.
L’evento benefico organizzato da Riders4Riders Onlus, Marina Romoli Onlus, Ottobiano Motorsports e patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Ottobiano, dal Gal della Lomellina e dall’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino, in collaborazione con la Federazione Motociclistica Italiana e la Federazione Ciclistica Italiana, ha generato un numero incredibile di adesioni tra professionisti di bici, moto, auto, nuoto, triathlon e numerosi volti dello spettacolo.
Tanti Campioni ma soprattutto tanti amici, non si parlava di gare ma solamente dell’evento… situazione unica e difficilmente replicabile. L’Arena che ospitava le sfide era il Circuito Internazionale South Milano di Luca e Roberto Gualini che, come tutti gli anni, hanno fatto gli onori di casa. Il circuito multifunzionale è stato diviso per le tre discipline: Pit Bike, Bici e Kart.
Nelle Pit Bike il gradino più alto è stato appannaggio di Max Verderosa seguito da Andrea Dovizioso e David Philippaerts. Per il trofeo Antonelli, in memoria del motociclista scomparso lo scorso anno in Russia, 32 coppie ciclista-motociclista si sono sfidate per 16 giri senza risparmiarsi.
Nella staffetta sono partiti per primi i piloti tra cui Andrea Dovizioso, Carlos Checa, Alex Salvini, Alessandro Lupino insieme agli altri testimonial di R4R che
hanno passato il testimone ai ciclisti testimonial della MRO, tra i quali il biker Marco Aurelio Fontana, gli stradisti Adriano Malori, Luca Paolini, Manuel Quinziato, Giacomo Nizzolo, Matteo Pelucchi, Niccolò Bonifazio, che si sono giocati lo sprint finale.
A conquistare il gradino più alto del podio sono stati ancora una volta Sonny Colbrelli e il campione di MXGP Davide Guarneri. «Ringrazio il mio compagno di pedalate, perché la sua volata è stata decisiva. È un piacere aver preso parte a un evento simile”, ha detto sorridente il crossista bresciano, “e aver ‘spodestato’ i nostri amici Alex Salvini e Luca Paolini, vincitori un anno fa». Secondo posto per Alessandro Malaguti e Simone Ponzi, terzo per Marco Melandri e Filippo Pozzato.
D
egna di nota l’emozionante esibizione di Freestyle dei Daboot, che ha fatto da intrattenimento tra una gara e l’altra emozionando tutti i presenti.
In chiusura la sfida di kart con quattro manche di qualifica che hanno dato vita alla griglia della finalissima vinta sul filo dei centesimi da Marco Melandri in volata su Andrea Dovizioso e il sottoscritto…
Grande successo e soddisfazione per l’evento benefico che quest’anno oltre ai campioni delle due ruote ha radunato fuoriclasse del nuoto del calibro di Filippo
Magnini, dello sci (Ivan Origone), della ginnastica (Igor Cassina) e di molte altre discipline, che hanno contribuito ad attirare tanti appassionati a Ottobiano e aiutato concretamente la ricerca per un cura delle lesioni spinali. Il ricavato della manifestazione verrà interamente devoluto, in collaborazione con la fondazione
Wings for Life (ONLUS creata per le ricerche contro le lesioni del midollo spinale)
, alle ricerche del prof. Gregoire Courtine presso l’EPFL (Ecole Polytechnique Fedédérale de Lausanne) in Svizzera.
Compagna di viaggio per questo evento unico, la nuovissima Mercedes-Benz C300 Bluetec Hybrid, in versione berlina. Un salto notevole nel futuro, tanta tecnologia: il paragone che viene da fare appena seduti in auto è con il cockpit di un aereo, tante funzioni e interazioni con il computer di bordo e numerose informazioni istantanee.
Il motore a 4 cilindri diesel di 2.143 cc con cambio automatico 7G-Tronic Plus è abbinato a un motore elettrico alimentato da batterie al litio. Il sistema ha una potenza complessiva di 231 CV con una coppia massima di 750 Nm a 1.600 giri, un’accelerazione da 0 a 100 in 7,8 secondi e una velocità massima di 245 km/h.
I consumi, dichiarati e misurati sul ciclo di omologazione, sono di 3,8 litri per 100 km con emissioni di 99 grammi di CO2 per km. La C300 Bluetec Hybrid adotta uno schema ibrido parallelo con entrambi i motori, diesel ed elettrico, collegati direttamente alle ruote motrici: si nota soprattutto in città quando la berlina tedesca parte e si muove per i primi metri a velocità inferiore ai 35 km/h in sola modalità elettrica a zero emissioni… è un continuo alternarsi tra motore endotermico ed elettrico, una vera novità per me e non semplice da metabolizzare.Ma cui ci si abitua molto rapidamente, vi assicuro, come a tutte le cose belle!
Chiedendo qualcosina in più alla vettura si nota che la potenza è realmente percepibile, la co
ppia dell’elettrico serve poi a supportare il motore diesel, un contributo a costo zero visto che l’energia necessaria è recuperata durante le fasi di decelerazione e accumulata nelle batterie al litio. L’intervento nelle diverse fasi del motore elettrico consente anche di ridurre le oscillazioni torsionali della catena cinematica aumentando così il comfort della vettura. Anche il bilanciamento pesi vettura è ben distribuito, persino a pieno carico non ci sono grossi cambiamenti o sbilanciamenti. Ottima la stabilità laterale nelle curve.
Appena si entra in autostrada si può togliere il piede dal pedale dell’acceleratore (a velocità inferiori ai 130 km/h) e la C300 Bluetec Hybrid entra in modalità “Sailing”: il motore diesel si spegne e l’elettrico produce una coppia in grado di far comunque viaggiare (o rallentare) la berlina tedesca. L’energia recuperata durante questa fase e non utilizzata dal motore elettrico è stoccata nelle batterie. In alternativa, è possibile ridurre il recupero di energia in modo da alimentare direttamente la rete elettrica di bordo o privilegiare, ad esempio nelle discese più lunghe, velocità di avanzamento più alte. Il tutto è controllabile in tempo reale con grafici proposti nel futuristico cruscotto.
Gian Maria Gabbiani