Una delle Mustang più leggendarie è pronta a tornare sulle scene: Ford ha svelato, in occasione del Salone di Los Angeles 2014, la nuova Mustang Shelby® GT350, un’icona pronta ad affrontare le strade più impegnative e le sfide dei circuiti di tutto il mondo. La prima Shelby GT350, nata nel 1965, ha dato inizio a una lunga tradizione che da quasi 50 anni porta a nuovi traguardi il rapporto tra Mustang e prestazioni. La nuova Mustang Shelby GT350 è dotata del più potente motore aspirato Ford di produzione ed è un’auto ad alte prestazioni senza concorrenti: un’icona pronta ad affrontare le strade più impegnative e le sfide dei circuiti di tutto il mondo.
La nuova GT350 è fedele a uno dei principi istituiti da Carroll Shelby: trasformare un’auto adatta a essere guidata tutti i giorni in una dominatrice della strada. La GT350 si basa sulla piattaforma e sui passi in avanti compiuti durante lo sviluppo della 6a generazione della Mustang per creare un’esperienza di guida senza eguali che trova nella pista l’ambiente in cui si trova più a suo agio. Per sviluppare la nuova GT350, gli ingegneri Ford hanno dedicato la massima attenzione ai dettagli, utilizzato materiali innovativi e implementato nuove tecnologie.
Potenza tra i cordoli
Già in fase di sviluppo, gli ingegneri Ford hanno individuato in un V8 aspirato, progettato per girare a regimi elevati, il motore ideale per una Mustang dedicata alla pista. Il nuovo propulsore da 5,2 litri è il primo V8 Ford ad avvalersi di un albero a gomiti con design ‘flat plane’, un design normalmente adottato solo da auto destinate alle corse e dalle supersportive europee. A differenza di un V8 tradizionale, in cui le bielle sono calettate sull’albero con un’angolatura di 90 gradi, le manovelle dell’albero a gomiti sono opposte le une alle altre e sfasate di 180 gradi.
Il design a 180 gradi modifica l’ordine di accensione dei cilindri, alternandolo tra le bancate riducendo la sovrapposizione delle pressioni dei gas. Il sistema, unito a testata e a valvole appositamente progettate, permette una migliore respirazione dei cilindri e più elevati regimi di rotazione del V8. Il risultato è il motore Ford di produzione più potente di sempre, con più di 500 cavalli e oltre 540 Nm di coppia, erogata con una curva straordinariamente piatta. Le prestazioni sono ulteriormente esaltate dal cambio manuale ultraleggero e dal differenziale Torsen a slittamento limitato, che migliora il grip tra i cordoli e in accelerazione.
Bilanciamento e maneggevolezza
La piattaforma della nuova Mustang di 6a generazione, sulla base della quale è stata sviluppata la nuova GT350, ha una rigidità torsionale superiore del 28% rispetto alla generazione precedente, mantenendo la coerenza delle geometrie delle sospensioni anche alle massime sollecitazioni. La GT350 presenta elementi in fibra di carbonio come la barra duomi, una carreggiata anteriore allargata e un assetto ribassato di 2 pollici.
La Mustang GT350 è dotata di una massa non sospesa ridotta, che incrementa la velocità nei cambi di direzione anche ad andature sostenute. Per garantire bilanciamento, compattezza ed equilibrio anche in queste condizioni, gli ingegneri Ford hanno rivisto l’impianto frenante implementando dischi anteriori da 394 millimetri con pinze Brembo a 6 pistoncini, e dischi posteriori da 380 millimetri, con pinze a 4 pistoncini.
La massima reattività è garantita anche dagli ammortizzatori MagneRide a controllo elettronico continuo. Questi speciali ammortizzatori contengono un fluido idraulico arricchito con particelle di ferro, che attraverso il passaggio di elettricità in apposite bobine generano un effetto elettromagnetico che permette di regolare istantaneamente la rigidità e la risposta delle sospensioni. I sensori di posizione delle ruote lavorano in sinergia con le altre misurazioni elettroniche di bordo per adeguare la rigidità dei singoli ammortizzatori in soli 10 millisecondi, offrendo una maneggevolezza straordinaria e permettendo anche al miglior pilota di perfezionare ulteriormente le proprie traiettorie.
I cerchi da 19” della GT350 sono in alluminio a elevata rigidità e ospitano gomme Michelin Pilot Super Sport, di una larghezza di 10,5” per le gomme anteriori e 11,0” per le posteriori, sviluppate su misura per garantire il miglior grip su strada e in pista.
L’ossessione per i dettagli
Il tetto in alluminio è più basso e curvo rispetto a quello della nuova Mustang di serie, per ridurre ulteriormente il carico aerodinamico. Lo splitter anteriore, più aggressivo e l’ampio diffusore posteriore sono stati riprogettati per offrire la massima tenuta in pista e la massima spinta dei flussi d’aria dall’alto verso il basso, soprattutto alle alte velocità.
Il cofano aerodinamico è dotato di prese d’aria che facilitano il raffreddamento del motore, mentre un piccolo spoiler a palpebra massimizza il controllo del posteriore senza incrementare il carico aerodinamico.
Esteticamente, gli ampi passaruota con i contorni in alluminio sottolineano il carattere atletico della vettura. Le prese d’aria anteriori dirigono i flussi d’aria verso l’interno delle ruote e li fanno uscire sul lato dell’auto, riducendo le turbolenze. La griglia anteriore è leggermente inclinata per favorire l’afflusso d’aria al motore e ai radiatori che raffreddano il liquido refrigerante, l’olio motore e l’olio del cambio.
Interni racing
Come ogni elemento della GT350, gli interni sono stati progettati per accompagnare il guidatore nella guida tra i cordoli e tra le curve più impegnative, a partire dal nuovo volante piatto ‘flat bottom’, più comodo per l’ingresso e l’uscita dall’auto e più ergonomico in pista. I sedili Recaro forniscono il sostegno laterale necessario a percorrere curve strette ad alte velocità, mentre sono stati ridotti gli elementi cromati e lucidi, per evitare riflessi che potrebbero distrarre il pilota.
I controlli elettronici e gli strumenti sono stati rivisti per adeguarsi alla maggiore potenza della Mustang Shelby GT350. La personalizzazione della risposta permette di selezionare 5 modalità che modificano il comportamento di ABS, controllo di stabilità, controllo della trazione, servosterzo, mappatura dell’acceleratore, ammortizzatori e scarico.
Barbara Premoli