Spirito avventuriero, ricerca della leggerezza e tanta, tanta sportività. Ducati volgendo lo sguardo verso EICMA 2014 non dimentica di ricercare nel proprio passato l’essenza della Casa di Borgo Panigale e lo fa con due modelli completamente inediti: la 1299 e la nuova Multistrada. Due miti del mondo superbike e tourer che si rinnovano e che vanno ad affiancare sullo stand della Rossa bolognese, alla kermesse motoristica milanese (che prende il va domani martedì 4 novembre a Rho Fiera), la Scrambler già vista a Colonia e la Diavel Titanium, edizione limitata a 500 esemplari della cruiser dallo spirito sportivo italiana.
E’ un Claudio Domenicali – Amministratore Delegato di Ducati – giustamente molto orgoglioso quello che, nella cornice del Teatro Elfo Puccini di Corso Buenos Aires, presenta – al fianco di Andrea Dovizioso e Andrea Iannone (piloti della Rossa del Team ufficiale e clienti in MotoGP) – le novità del Costruttore italiano a EICMA 2014 in una presentazione che non perde mai vista la quintessenza delle desmodromiche bolognesi: l’anima sportiva.
Tra turismo e sportività
Due moto che richiederebbero una tesi di laurea a se stante per ognuna le due grandi novità Ducati a EICMA 2014: la 1299 Panigale e la nuova Multistrada 1200. Due prodotti che portano con sé un elevato carico tecnologico, tanta sportività e una grande ricerca della performance e della leggerezza.
1299: Superbike per tutti i giorni
La 1299 rinnova il mito della Superbike già lanciato dalla precedente Panigale, la 1199 – la moto che rivoluzionò il concetto di supersportiva – introducendo numerose novità. Cuore pulsante della SBK stradale bolognese è il motore Superquadro da 1.285 cc in grado di sviluppare una potenza massima di 205 CV a 10.500 giri/minuto e 144,6 Nm di coppia a 8.750 giri/minuto; il tutto su un peso di 166,5 kg a secco.
Cotanta meraviglia meccanica richiede però una nuova gestione elettronica. E allora ecco spuntare sulla Panigale tre diversi Riding Mode, che vanno ad affiancare la Inertial Measurement Unit (IMU) comprensiva di Cornering ABS, Ducati Wheelie Control (DWC) e, sulla versione S, l’Öhlins Smart EC, ovvero le sospensioni auto-adattive, tecnologia questa mutuata dalle competizioni. E per non farsi mancare nulla il Ducati Quick Shift (DQS) – il cambio elettronico – acquisisce qui la funzionalità attiva anche in scalata, inoltre il Ducati Traction Control (DTC), il Ducati Wheelie Control (DWC) e l’Engine Brake Control (EBC) sono ottimizzati dal sistema di calibrazione automatica delle dimensioni degli pneumatici e del rapporto finale. Come dire insomma che la Panigale è ora insomma pronta a valorizzare l’anima dei potenziali aspiranti futuri Troy Bayliss. O meglio, ad avvicinare la loro esperienza di guida a chi sogna il talento del grande Campione australiano, mentre la R – che aggiunge alla sportiva bolognese ancor più leggerezza – andrà a costituire la base di partenza per la SBK 2015.
Multistrada 1200: dalla pista alla strada
Ma per chi sogna spazi sterminati, strade tutte curve e – perché no – anche un po’ di off-road, la Casa italiana rinnova completamente la sua ormai iconica tourer, la Multistrada 1200 (ora omologata Euro 4). L’anti GS made in Italy monta ora il nuovo motore Ducati Testastretta DVT (Desmodromic Variable Timing), che adotta un doppio variatore di fase per la distribuzione – DVT – che agisce in modo indipendente sia sull’albero a camme di aspirazione che su quello di scarico.
Ma non è finita, perché la nuova Multistrada 1200 si propone di far girare la testa anche agli appassionati di tecnologia oltre che ai maniaci della performance: la nuova due ruote bolognese adotta infatti la piattaforma inerziale, Inertial Measurement Unit (IMU) che misura dinamicamente gli angoli di rollio, imbardata e beccheggio nonché la velocità delle relative variazioni di assetto.
La presenza dell’IMU porta inoltre con sé una evoluzione del funzionamento dell’ABS, che diventa “Cornering”, ovvero capace di controllare la frenata anche in curva proponendosi di evitare il bloccaggio delle ruote con la moto in piega. La piattaforma attinge inoltre a piene mani dai cromosomi Audi con la funzionalità Cornering Lights (DCL) dei gruppi ottici full LED. Un led aggiuntivo permette infatti – come su molte auto moderne – al fascio di luce di seguire l’andamento della curva. A quanto elencato si aggiunge inoltre – e qui si ritorna a strizzare l’occhio alla clientela sportiva – il Ducati Wheelie Control (DWC), che rileva e corregge l’eventuale impennata della ruota anteriore.
Su tutti i modelli va ora ad aggiungersi il controllo elettronico della velocità, il Cruise Control, impostabile a piacere dal pilota utilizzando i pulsanti integrati nel blocchetto comandi posto sul lato sinistro del manubrio. La versione S aggiunge inoltre di serie una chicca volta a far sorridere gli appassionati di tecnologia (sulla scia di quanto fatto da MV Agusta con la Turismo Veloce), ovvero un modulo Bluetooth che, tramite il Ducati Multimedia System (DMS), consente di connettere la moto allo smartphone per gestire le funzionalità multimediali più importanti (ricezione telefonate, notifica sms, ascolto musica) attraverso i pulsanti posti sul manubrio e visualizzandone le informazioni sul dashboard TFT a colori. Inoltre una app per iOS e Android, consentirà di accedere ad una serie di funzionalità che elaborano i dati della moto ricevuti via Bluetooth, per arricchire, estendere e condividere l’esperienza di guida attraverso l’integrazione con il sito ducati.com e i social network.
Born to be wild
Per gli spiriti più “liberi” Ducati porta invece sul palco di EICMA la Scrambler già vista a Intermot (un mito che arriva direttamente dagli anni ’60, forte però ora del motore bicilindrico raffreddato ad aria), la Diavel Titanium e la Monster Stripe. La prima porta sulla cruiser bolognese titanio, carbonio, artigianalità e inedite finiture: chicche che saranno però riservate a 500 fortunati che si aggiudicheranno per primi questi esemplari numerati, mentre la seconda, disponibile nelle cilindrate 821 e 1200 S il Monster Stripe, aggiunge componenti e accessori dedicati.
La vera essenza di Ducati: le corse
Ma la Casa bolognese non porta a EICMA 2014 solo novità di prodotto, bensì la sua anima racing. Sul palco milanese erano infatti – come precisato in apertura – presenti anche i piloti MotoGP Andrea Dovizioso e Andrea Iannone, che a Valencia chiuderanno la stagione MotoGP 2014, contraddistinta da un progetto in crescita firmato Gigi dall’Igna, oltre che da una pole position conquistata in Giappone e da un netto miglioramento delle performance in gara con l’obiettivo chiaro di riportare la Casa italiana laddove merita di essere: sul gradino più alto del podio. Un obiettivo non facile, certo, ma per il quale in Ducati si sta lavorando molto duramente. E, a questo proposito, Claudio Domenicali ha voluto ricordare tutti gli uomini e le donne che lavorano a Borgo Panigale, chiedendo per loro (che stavano seguendo la diretta in streaming dalla factory) una standing ovation. L’AD Ducati ha sottolineato l’atmosfera che si respira in fabbrica, l’entuasiasmo, lo spirito collaborativo che si estende persino ai rapporti coi sindacatai (cosa non facile né scontata, di questi tempi…).
Non resta quindi che augurare alla Casa bolognese un grosso in bocca al lupo per un futuro sportivo in grado di fare il paio con risultati commerciali che da anni sono di primissimo ordine, oltre che un buon “Salone della Moto” (concedeteci di dirlo alla “vecchia maniera”) a tutti coloro che andranno nei prossimi giorni a visitare EICMA 2014.
Franco Rossi
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