La Second Hand Economy è una nuova forma di mercato che ridefinisce il paradigma economico sociale dei consumi, assegnando all’usato un ruolo centrale negli acquisti dei consumatori e nell’economia famigliare, e portando con sé un nuovo approccio intelligente e non convenzionale alle scelte di acquisto. Questo il fenomeno dell’usato, in forte crescita – rilevato dall’indagine Doxa* realizzata per Subito.it, il n.1 in Italia per la compravendita dell’usato – che oggi pesa 18 miliardi di euro, ovvero l’1% del PIL del nostro Paese, e coinvolge il 44% della popolazione italiana. Cresce inoltre il ruolo dell’online da cui si genera il 47% del valore economico e che è considerato il canale più veloce per acquistare e vendere, principalmente, Elettronica (32%) e oggetti per la Casa (es. Arredamento) e per la Persona (es. Abbigliamento) (28%).
“La Second Hand Economy è oggi una realtà in molti paesi, e lo sta diventando anche in Italia, e non è un caso che questo fenomeno si stia espandendo proprio ora, in un momento storico di grande cambiamento e dinamismo caratterizzato da un bisogno dell’individuo di avere un ruolo sempre più attivo nella propria società ed economia e nelle scelte della vita di tutti i giorni. Anche se il mercato dell’usato è ancora in fase di crescita, la linea evolutiva che sta seguendo lo porterà ad essere una leva importante nel sistema socio-economico grazie a digitale e mobile che ne saranno il driver” spiega Guido Argieri, Customer Insight Director di Doxa.
LE TRE DIRETTRICI DELLA CRESCITA DEL MERCATO DELL’USATO
La compravendita dell’usato è un trend che sta progressivamente esplodendo, determinato da tre grandi direttrici: tecnologica, economica e valoriale. La diffusione dei nuovi dispositivi mobili e un sempre più elevato livello di connettività, infatti, ha incrementando il numero di persone che comprano o vendono oggetti usati online – 3 su 10 tra chi compra/vende usato. La crisi economica, inoltre, ha contribuito alla crescita della Second Hand Economy – il 71% ha acquistato l’usato per risparmiare (anche se il 57% ha venduto usato per liberarsi dal superfluo) – ma ha anche generato un approccio ai consumi più smart che vede l’usato come un modo intelligente e eco-sostenibile di fare acquisti – secondo 3 italiani su 5.
In questo scenario l’opportunità di fare affari, l’unicità della storia di un oggetto e il valore eco-sostenibile della scelta permettono alle persone di consumare in libertà, rimanendo se stessi e ritornando a un concetto di economia semplice, concreta e green che sta affiancando ai tradizionali mercatini e negozi dell’usato un nuovo canale, quello dell’online. Il 30% di chi compra/vende usato lo fa online, privilegiando i beni nelle categorie Elettronica (32%) e Casa&Persona (28%).
VALORE ECONOMICO DELLA SECOND HAND ECONOMY
Dalla ricerca emerge che la Second Hand Economy non è un fenomeno contingente ma un cambiamento strutturale che è destinato ad espandersi e a crescere nei prossimi anni, assumendo un ruolo sempre più strategico. Questo trend in salita trova già oggi conferma e concretezza nel volume d’affari generato nel nostro Paese dal mercato dell’usato che è pari, nell’ultimo anno, a 18 miliardi di euro, corrispondenti all’1% del PIL italiano, un dato che per il 47% è generato attraverso la compravendita online. Chi ha venduto oggetti usati, inoltre, è riuscito a guadagnare in media in un anno 1050€, incrementando così il proprio budget di spesa e di consumo. Chi poi ha venduto oggetti usati solamente online ha guadagnato mediamente di più, con un’entrata media annua di 1.290 euro. In secondo luogo la propensione all’acquisto futuro conferma la tendenza da parte degli Italiani ad avvicinarsi a una modalità efficace ed efficiente come la compravendita dell’usato – il 58% dichiara essere propenso a comprare un oggetto di seconda mano e il 36% di essere molto propenso a farlo.
L’IDENTIKIT DEI CONSUMATORI DELL’USATO
Certamente il profilo dell’italiano prudente, attento alle spese e avverso agli sprechi è presente all’interno della popolazione che compra l’usato, ma non rappresenta l’identikit principe di chi fa la Second Hand Economy. Nonostante infatti l’11% dei consumatori si identifichi nel profilo del Concreto, ovvero colui che fa acquisti per permettersi di soddisfare reali bisogni famigliari, il profilo più ricorrente (33%) è quello che si basa su un concetto di Leggerezza del superfluo dove l’esigenza di avere cose sempre nuove, la possibilità di cambiare guardaroba, arredamento e tecnologia e l’opportunità di risparmiare senza fare troppe rinunce, guidano la scelta di acquisto e vendita dell’usato. Seguono poi il profilo Economia 2.0 (14%), tipico dei giovani appassionati di tecnologia e utilizzatori di Internet interessati ad acquistare a poco vendendo a tanto, quello degli Ideologici (12%), nostalgici delle cose di una volta e che desiderano contribuire attivamente a un nuovo mercato, più sostenibile, e infine l’identikit della Smart Chic (8%), la over 45 che compra il bello e cerca oggetti originali, acquista ciò di cui si innamora come abiti vintage che portano con sé una storia e crede nel riuso e nella sostenibilità.
“L’affermarsi del fenomeno della Second Hand Economy rappresenta per noi che operiamo in questo mercato un segnale importante, soprattutto culturale, di una rivoluzione in atto nel nostro Paese. In questo contesto l’obiettivo di Subito.it è proprio quello di sostenerne l’evoluzione, accrescendo nelle persone la consapevolezza del valore dell’usato e della semplicità e efficacia dell’online per vendere e acquistare oggetti di seconda mano. Il nostro servizio, che secondo i dati Doxa è noto al 60% degli italiani e utilizzato da 1 italiano su 4 che compra e vende usato, consente di trovare ciò che si cerca in modo veloce e intuitivo e, soprattutto, spinge il venditore e l’acquirente ad incontrarsi di persona, permettendo così un maggior controllo sulla qualità dell’oggetto scambiato.” spiega Melany Libraro, General Manager di Subito.it.
I NUMERI DI SUBITO.IT
La conferma che gli Italiani sono sempre più vicini al mondo dell’usato, soprattutto online, viene dai numeri di Subito.it che conta, oggi, 8.3 milioni di utenti unici al mese** e oltre 1 milione al giorno, con un traffico da mobile che raggiunge oggi il 40% del totale. Sono oltre 4,8 milioni gli annunci pubblicati nelle 37 categorie merceologiche a un ritmo di più di 100.000 nuovi ogni giorno. Migliaia di opportunità giornaliere per concludere un buon affare, acquistando o venendo oggetti usati.
Oltre che per i privati, infine, Subito.it è anche uno strumento utile per il proprio business, grande o piccolo che sia. Lo usa infatti il 67% dei concessionari automotive che pubblica annunci online – su Subito.it si vende un’auto al minuto – e il 47% delle agenzie immobiliari*** italiane – 750 affari conclusi ogni giorno nella categoria case.
(*) Ricerca condotta da Doxa su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1000 casi intervistati nel mese di Settembre 2014
(**) Fonte Audiweb Total Digital Audience marzo 2014
(***) Fonte Autobiz