Sul circuito di Phillip Island, Valentino Rossi conquista la seconda vittoria stagionale, dopo Misano, proprio nel suo 250° GP nella classe regina. Il pilota della Yamaha ha preceduto il compagno di squadra Jorge Lorenzo e l’inglese Bradley Smith in una gara caratterizzata da molti ritiri, su tutti quello del neo-Campione del Mondo Marc Marquez, scivolato mentre era da solo al comando.
Al via Jorge Lorenzo balza in testa inseguito da Bradley Smith (Monster Yamaha Tech3) e a Marc Marquez (Repsol Honda), che non perde tempo e infila i due portandosi al comando. Intanto all’inglese si avvicinano pericolosamente il compagno di squadra Pol Espargaró e Valentino Rossi, che nel giro di poche curve passa il duo Tech3. Subito dietro le M1 satellite, le Ducati di Cal Crutchlow e Andrea Dovizioso. L’inglese, in particolare, mostra un gran feeling col tracciato australiano e si mette a condurre il secondo gruppo, in cui figura anche Dani Pedrosa, costretto al ritiro dopo essere stato tamponato da Andrea Iannone (Pramac Racing), che a sua volta termina la gara nell’erba.
Nel frattempo, Marc Marquez fa il vuoto dietro sé, rifilando oltre 1″ a Jorge Lorenzo e Valentino Rossi: i due compagni di squadra sono divisi tra loro da 7 decimi. Ma il ‘Dottore’ al giro 9 passa Lorenzo piazzandosi in seconda posizione, con lo spagnolo che non ci sta e ripassa. La bagarre entra nel vivo e continua anche nel giro successivo con il ritorno davanti di Rossi, cosa di cui approfitta Marquez, che porta il suo vantaggio a 2″.
I due piloti del team Movistar Yamaha procedono così appaiati, con Crutchlow 4° solitario. Dietro di lui è battaglia tra il suo compagno di squadra Andrea Dovizioso (Ducati Team) e Aleix Espargaró (NGM Forward Racing), incalzati dalle Yamaha del fratello minore Pol e di Smith. Ancora un volta tiene banco la lotta per il secondo gradino del podio, che in questo caso vale anche la seconda posizione assoluta in Campionato.
Pol entra deciso in staccata su Dovizioso e si mette negli scarichi di Aleix: anche per i due fratelli è in palio la 6° piazza della classifica iridata. Al 17º giro, con oltre 4″ di vantaggio, Marc Marquez perde l’anteriore e spreca la possibilitá di eguagliare il record di 12 vittorie di Mick Doohan. Non solo: è la terza caduta nelle ultime quattro gare per il neo-Campione, il primo vero ritiro della stagione.
Valentino Rossi, con pista libera, aumenta il ritmo e prende il largo su Lorenzo, che accusa problemi di pneumatici ed è costretto a cedere anche a Cal Crutchlow. Nel secondo gruppo, Stefan Bradl (LCR Honda) sbaglia la frenata e colpisce l’incolpevole Aleix Espargaró. Un giro dopo si ritira anche suo fratello Pol, mentre stava andando a prendere Lorenzo per il terzo gradino del podio.
Sembra tutto deciso, ma all’ultimo giro un nuovo colpo di scena: al termine di una gara esemplare, scivola anche Crutchlow. Lorenzo è secondo, Bradley Smith completa il podio davanti alle Ducati di Andrea Dovizioso e Hector Barberá (Avintia Racing).
Per Valentino Rossi matura così la seconda vittoria stagionale, l’ottava qui sul tracciato di Phillip Island, sul quale non coglieva il successo dal 2005 e, grazie al trionfo odierno, consolida la seconda posizione in classifica, portandosi a 8 punti sul compagno di squadra Lorenzo.
Una gran bella soddisfazione questa vittoria, certo, che senza quella scivolata assurda di Marquez (distrazione? peccato di gioventù?) sarebbe stata un secondo – peraltro meritatissimo – posto, visto come Rossi è riuscito a rimettere insieme i pezzi dopo le qualifiche non certo esaltanti di ieri. Per Marquez, sicuramente parecchio su cui riflettere…
Hanno detto:
Valentino Rossi: “È una giornata fantastica, con questa vittoria ottenuta alla fine di una grande gara. Purtroppo sono dovuto partire indietro, ma sapevo di avere un buon passo e un buon setting. Alla seconda curva, quando vedevo giá in testa Marc e Jorge, mi dicevo: “oggi sará dura”. Ma sono stato bravo nei sorpassi e nell’essere costante; mi sono concentrato ad andare a prendere Jorge, nel cercare di avvicinarmi a lui poco a poco. Quando sono arrivato, c’è stata una bella battaglia tra noi, con continui sorpassi. Ma oggi ero un pó piú veloce e mi sono portato davanti. Marc non era poi così distante, credo un paio di secondi. Ho cercato di mantenere la posizione perché era importante per il secondo posto in Campionato. Poi Marc è caduto. È stato bello tornare al successo su una delle piste piú affascinanti del calendario, dopo quasi 10 anni dalla mia ultima vittoria qui.”
Jorge Lorenzo: “Probabilmente questo è il secondo posto piú fortunato di tutta la mia vita. In molti infatti sono caduti oggi. In tutto il weekend abbiamo faticato con il setup ma in gara abbiamo montato lo pneumatico errato ed è stato impossibile lottare per la prima posizione. Se avessi avuto a disposizione una gomma buona avrei potuto giocarmi la vittoria con Marc. Ma oggi mi è stato impossibile. È successa la stessa cosa a Valentino a Austin e a me qui. Proveremo a vincere in Malesia.”
Bradley Smith: “È un risultato pazzesco per me. A un certo punto in gara ho preso il ritmo e ho iniziato a spingere forte. Ho fatto un buona partenza ma ho fatto anche alcuni errori grossolani. Ho cercato solo di rimanere calmo e soprattutto concentrato. Ho sfiorato l’incidente tra Bradl e Aleix: eravamo tutti molto vicini! Dopodichè ho messo la testa giú e mi sono concentrato solo su me stesso. Ho visto il mio compagno di squadra e Cal Crutchlow cadere allo stesso modo nella stessa curva, proprio davanti ai miei occhi! Non sapevo di esser terzo all’ultimo giro. Ho tagliato il traguardo e ho visto solo Valentino e Jorge davanti a me e il mio nome sullo tabella! Un grazie di cuore a tutto il mio team per avermi sempre dato fiducia e per avermi scelto per la prossima stagione. E natualmente alla Yamaha per tutto il supporto.”
Marc Marquez: “Oggi, proprio perché non avevo alcuna pressione addosso, ho tentato un approccio differente, spingendo forte fin dall’inizio per aprire un gap. Stavo facendo una bella gara, fino alla caduta. È stato un peccato perché sono finito a terra quando non stavo forzando. È stata una gara strana con diverse cadute, anche dovute alle basse temperature.”
Barbara Premoli