Al Salone di Parigi, Kia presenta la Rio in versione evoluta in molti particolari programmata per la produzione nel prossimo anno. Rio è il modello Kia più venduto in tutto il mondo e nel 2013 ha raggiunto il traguardo dei 471.000 esemplari venduti globalmente, dei quali 56.821 in Europa, che le valgono una posizione di vertice sul mercato anche nel Vecchio Continente.
Il team di designer del Centro Stile coreano, sotto la guida del Presidente e Chief Design Officer di Kia Motors Corporation e Hyundai Motor Group Peter Schreyer, si è dedicato a evolvere la caratteristica griglia a naso di tigre e modificare lo scudo anteriore e i fari supplementari.
I nuovi cerchi in lega da 15 e 17 pollici contribuiscono a dare ancora più tono al profilo della vettura e un nuovo scudo posteriore completa l’operazione di aggiornamento dell’esterno. Inoltre nuovi colori si aggiungeranno alla gamma.
L’abitacolo è illuminato dai profili cromati attorno alle quattro bocchette di ventilazione e la plancia centrale è modificata per accogliere i nuovi sistemi audio. Per le versioni top di gamma sono previsti nuovi rivestimenti in tessuto.
Fra gli equipaggiamenti a richiesta (in funzione dei mercati) nella versione 2015 rientrerà anche la radio DAB, per la ricezione dei programmi in digitale, e l’evoluzione dell’impianto AVN (Audio-Video-Navigation) che dispone di un processore più rapido e di uno schermo da 7 pollici.
La gamma europea di Rio comprende quattro motori con potenze da 75 a 90 CV abbinati a cambi manuali a 5 o 6 marce. Tutti i propulsori dispongono a richiesta del sistema Start/Stop ISG di seconda generazione (che comprende l’arresto e il riavviamento automatico del motore, controllo elettronico dell’alternatore, motorino di avviamento più potente e l’adozione di pneumatici a basso rotolamento). In più l’apprezzatissima e collaudata motorizzazione bi-fuel benzina/gpl.
Kia Rio, nelle versioni con carrozzeria a 3 e 5 porte, viene prodotta nello stabilimento Kia di Sohari in Corea e i modelli della versione aggiornata saranno disponibili in Europa all’inizio del prossimo anno secondo un calendario da stabilire nazione per nazione.
Barbara Premoli