Per un designer, la chance di poter lavorare al design di un’auto iconica come la Ford Mustang è un’opportunità emozionante ed esaltante. Ma progettare la nuova generazione, che celebra il 50° anniversario di una delle auto più famose al mondo, capita una solavolta nella vita.
La progettazione della Mustang 2015 è iniziata nel corso 2009, quando la quinta generazione, un importante passo in avanti rispetto ai modelli precedenti, era già entrata in produzione. Ingegneri e designer hanno iniziato a pensare a cosa sarebbe venuto dopo, consapevoli che il modello che avrebbe aperto alla Mustang le porte del mondo e che ne avrebbe celebrato il 50esimo anniversario sarebbe stato qualcosa di davvero speciale.
“Per molti, in Ford, la Mustang rappresenta la quintessenza dell’Ovale Blu, l’anima stessa della nostra azienda”, ha spiegato Moray Callum, Vice Presidente Global Design, di Ford. “Abbiamo dedicato risorse ed energie per ascoltare i nostri clienti e abbiamo discusso con loro e con il nostro team dell’identità Mustang e della sua storia, nonché di ciò che rappresenta per le persone. Siamo partiti da questo per creare un design moderno e passionale, ma che rispetta la tradizione del brand e la sua essenza più pura”.
Le caratteristiche irrinunciabili per una Mustang partono dalle prestazioni, che devono essere esaltanti, con motori dal sound appagante e viscerale, che scaricano sull’asfalto, rigorosamente dalle ruote posteriori, una potenza generosa. Parte del fascino Mustang deriva anche nel modo in cui unisce da sempre stile e prestazioni alla possibilità, preclusa a molte auto sportive, di essere utilizzata tutti i giorni, grazie a un abitacolo confortevole e in grado di ospitare comodamente 4 persone, e a un capiente bagagliaio. Anche queste caratteristiche dovevano essere integrate nel design finale della nuova generazione.
La sfida che si è presentata ai designer è stata immediatamente chiara: creare un’auto moderna, contemporanea, ma dallo stile inequivocabilmente Mustang, con linee muscolari, atletiche e aggressive.
Normalmente, il programma di sviluppo di un’auto nuova parte da un’analisi dei possibili layout, sviluppati secondo le necessità tecniche e i requisiti del modello. Nel caso della Mustang, che ha 50 anni di esperienza alle spalle, gli elementi irrinunciabili erano già noti grazie a decenni di continuo sviluppo, e i designer hanno potuto concentrarsi immediatamente sui bozzetti, per definire l’identità estetica del nuovo modello.
Già nel 2010 il numero dei bozzetti prodotti era di diverse centinaia, tutti sviluppati sotto forma di elaborazione ed interpretazione degli elementi chiave del DNA estetico Mustang, come le proporzioni tra coda e cofano e i fari posteriori, ognuno diviso, come da tradizione, in 3 elementi. All’interno, elementi imprescindibili sono il classico profilo simmetrico del pannello strumenti e gli ampi indicatori analogici. Alcuni dettagli meno caratterizzanti sono comparsi solo in alcune generazioni, non trovando posto sul nuovo modello, come la decorazione laterale dalla tipica forma a mazza da hockey.
“Ci sono elementi che non possono mancare a bordo di una Mustang. E’ nostro compito, da designer, interpretarli in chiave contemporanea per fare in bodo che siano riconoscibili e allo stesso tempo innovativi”, ha aggiunto Callum. “Analizzando lo stile di tutte le Mustang del passato, le interpretazioni di questi elementi ha subito variazioni anche importanti, ma hanno sempre contribuito a costruire uno stile inequivocabile”.
Nel corso del 2011, la selezione dei bozzetti aveva portato a un numero di design finalisti inferiore a 10. Questi sono stati poi trasformati in modelli in argilla che hanno permesso di verificare in 3 dimensioni il risultato. All’inizio del 2012, i design finalisti erano 3.
Lo stile definitivo della Mustang 2015 è stato definito nel corso del 2012 nel centro di design di Dearborn, nel Michigan, dove hanno visto la luce tutte le precedenti generazioni. Designer, artisti e modellatori 3D hanno lavorato con un impegno senza precedenti alle linee definitive per creare il look e personalità del nuovo modello, dalla silhouette slanciata al profilo anteriore ‘shark nose’. Il carattere è stato reso ancora più aggressivo, rispetto alla precedente generazione, incrementando di ben 70 mm la carreggiata posteriore, mentre i fari affilati e la griglia contribuiscono a costruirne il dinamismo.
L’eliminazione della scalettatura del paraurti posteriore e l’occultamento del montante B alle spalle dei vetri posteriori contribuiscono invece a costruire un’immagine più contemporanea.
All’interno, il team ha dedicato un’attenzione particolare all’ergonomia degli elementi, progettandoli in modo da restituire un’idea di sportività e comfort. Il design finale della plancia è stato ispirato alla forma dell’ala di un aereo, un tema che è stato ripreso anche dal posizionamento della strumentazione nella console centrale, che ricorda quella di una cabina di pilotaggio.
L’illuminazione è affidata a tecnologie LED, sia all’interno dei fari posteriori che in quelli anteriori. Le luci di posizione, che affiancano i fari HID, evocano la forma delle 3 fenditure presenti su frontale della Mustang del 1965.
Il modello ‘convertibile’ è parte integrante della tradizione Mustang almeno quanto la ‘fastback’, con la quale condivide la maggior parte dello stile esterno. Le differenze, sottili ma rilevanti, riguardano principalmente la parte posteriore dell’auto, per donarle un look omogeneo e fluido sia con la capote alzata che abbassata. I passaruota posteriori sono stati leggermente rialzati rispetto al portellone posteriore, anche questo ridisegnato, per conferire un’identità aggressiva e un’inequivocabile presenza su strada.
Barbara Premoli