Yokohama Italia, distributore di pneumatici high performance, prosegue il suo sostegno al mondo dell’arte. Torna infatti in Italia il grande artista boemo Vlastimil Košvanec (1887-1961), con una mostra intitolata “Capolavori di Vlastimil Košvanec” e sponsorizzata da Yokohama Italia assieme al partner storico Mak Wheels, azienda leader nella produzione di ruote in lega leggera.
L’esposizione, organizzata in collaborazione col Museo Martinengo di Villagana, verrà presentata per la prima volta a Milano dal 17 settembre al 3 ottobre 2014, presso la Galleria del Centro Ceco. In seguito a questo primo scorcio milanese, un numero ben più ampio delle opere di Košvanec saranno messe in mostra a Savona alla Fortezza del Priamar con il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, dal 26 settembre al 4 novembre.
Se a Milano sarà possibile ammirare una selezione di 7 lavori dell’artista boemo e una raccolta di illustrazioni e di vignette satiriche, che dimostrano a tutti gli effetti la notevole resa espressiva e l’elevata abilità pittorica nei dipinti, a Savona invece saranno esposti diversi esempi di opere appartenenti alle sette principali aree tematiche affrontate dall’artista nel corso della sua vita: mitologia e storia, le stagioni, le ninfe, il mare, i ritratti, i viaggi, il lavoro. Tuttavia possiamo trovare un filo comune che pervade l’intera produzione di Vlastimil Košvanec, ossia la serenità e la gioia di vivere che vengono trasmesse dai protagonisti delle sue opere agli occhi di coloro che le guardano, lanciando così un messaggio di positività e speranza anche in quei tempi di crisi socio-politiche tra le due grandi guerre.
Lo stile di Košvanec, influenzato dai numerosi viaggi che compì fuori da Praga durante la sua esistenza, lo colloca nella tradizione ottocentesca francese, del Post-Impressionismo e del Simbolismo, fino all’Espressionismo. La sua arte è luminosa, i colori sono vivi, le immagini realistiche: per le sue opere si ispira ai paesaggi mediterranei, al mito e alla bellezza. Vlastimil Košvanec, che per moltissimi anni è rimasto nell’ombra a causa della censura da parte del potere politico (fu anche incarcerato) e il cui valore è stato riscoperto solo di recente, ha ricevuto la consacrazione in Italia grazie alla mostra “La Quinta Luce” svoltasi a Firenze nel 2012, entrando a buon diritto a far parte del percorso artistico europeo del 900.
Per informazioni sulla mostra www.milano.czechcentres.cz
Barbara Premoli