19-21 settembre 2014 – Marina Bay Street Circuit, 5,065 km, 61 giri, 308,828 km – Giro record: 1:48.574 (Sebastian Vettel, Red Bull Racing, 2013) – limite di velocità nella pitlane: 60 km/h in prova, qualifica e gara. Orari in TV: sabato 20 qualifiche ore 15.00 (diretta Rai 2 e Sky Sport F1), domenica 21 gara ore 14.00 (diretta Rai 1 e Sky Sport F1).
Col GP di Singapore, uno dei più impegnativi della stagione, la Formula 1 parte per una sequenza di sei gare ‘flyaway’ in Asia, America e Medio Oriente. Assieme al Bahrain, Singapore è l’unico altro GP interamente in notturna e, con 23 curve in oltre 5 km, è il più lungo della stagione in termini di durata, toccando regolarmente le 2 ore. Se a questo si aggiungono le temperature che raggiungono i 30°C, è un test severo per uomini e macchine.
Mentre a Monza le monoposto hanno corso con il carico più basso dell’anno, le strade tortuose di Singapore richiedono una configurazione da alto carico. Questo tracciato non è mai stato severo sui motori, con la precedente generazione di macchine che giravano a piena velocità solo nel 46% del giro, ma quest’anno la cosa potrebbe cambiare in modo considerevole, per via delle nuove power unit. Essendo una delle gare in cui si consuma più carburante per la sua natura stop-start, sarà anche interessante vedere come i team gestiranno i limiti-benzina imposti dai regolamenti.
Marina Bay mette a dura prova anche i freni: si frena infatti per circa un quarto del giro e, anche se il consumo non è un problema, lo sono le temperature raggiunte dai sistemi frenanti, vista la natura stretta del circuito che non dà molte opportunità per raffreddarli. Dopo la potenza e la velocità di Monza e Spa, Singapore richiederà caratteristiche diverse, che potrebbero favorire team come la Red Bull Racing, che in questa stagione ha dimostrato di avere meno potenza rispetto ai rivali in lotta per il Titolo, ma doti aerodinamiche ideali su tracciati tortuosi, fattore che potrebbe favorire Daniel Ricciardo, attualmente terzo nel Mondiale Piloti, a 50 punti dal vincitore di Monza Lewis Hamilton, riuscito a guadagnare 7 punti sul rivale e compagno di squadra Nico Rosberg, riducendo il distacco a 22 punti.
Se tutto questo ancora non bastasse, per la giornata di sabato è attesa la pioggia, finora mai vista qui nelle edizioni precedenti del GP. E se per caso anche la domenica dovesse essere bagnata sarà una bella incognita in più per tutti. Insomma, ci sono tanti elementi per lasciar prevedere una gara e uno scenario assolutamente affascinanti…
Curiosità
► Questa sarà la 7° edizione del GP di Singapore, entrato in calendario nel 2008.
► Il circuito ha avuto tre configurazioni, la prima soggetta a lievi modifiche nel 2009. Ma quella dello scorso anno, col nuovo profilo più fluido della curva 10, la chicane ‘Singapore Sling’, ha fatto abbassare i tempi, con il nuovo record sul giro di Sebastian Vettel.
► Solo tre piloti hanno vinto questa gara. Fernando Alonso fu il primo nel 2008, con la Renault e poi nel 2010 con la Ferrari. Lewis Hamilton vinse nel 2009 con la McLaren. Ma è Vettel a vantare più successi a Marina Bay, avendo vinto le ultime tre edizioni. Al GP di Singapore hanno quindi vinto solo dei Campioni del Mondo.
► I tre successi di Vettel fanno della Red Bull Racing il team di maggior successo qui e l’unico con più vittorie. In termini di punti, la squadra di Milton Keynes ne ha raccolti ben 130, seguita dalla Ferrari con 98 e dalla McLaren con 86.
► Anche se Vettel annovera tre successi e un secondo posto, non è il pilota con più arrivi a podio, record che spetta ad Alonso, arrivato nella top 3 in tutti i GP di Singapore tranne nel 2011 quando, partito 5° arrivò 4° con la Ferrari. Oltre alle due vittorie, lo spagnolo arrivò 3° nel 2009 e 2012 e secondo lo scorso anno.
► Superare sulle strade di Singapore non è facile, quindi è importante partire dalla pole. La gara è stata vinta dalla prima posizione in griglia in 4 dei 6 GP disputati finora. Il pilota a vincere dalla posizione più arretrata fu Fernando Alonso, dalla 15° nel 2008, anche se come ricorderete la cosa avvenne in circostanze molto controverse. E Vettel vinse dopo essere partito 3° nel 2012.
► Dei piloti in griglia quest’anno, solo uno è completamente nuovo a questo circuito, quello della McLaren Kevin Magnussen. Il pilota della Caterham Marcus Ericsson ha corso a Marina Bay in GP2 nel 2012 con la iSport International, arrivando 2° nella gara sprint. Vi corse anche lo scorso anno, ma con il team DAMS, arrivando di nuovo 2° sempre nella gara sprint. Il pilota della Toro Rosso Daniil Kvyat ha corso invece nel 2010, nella Formula BMW Pacific. Il russo vinse a Marina Bay nel round 11 del Campionato, ma essendo un guest driver non gli furono assegnati punti.
► Il GP di Singapore è sempre una delle gare più lunghe della stagione, sfiorando le 2 ore. La gara più veloce finora è stata quella del 2009, vinta da Lewis Hamilton in 1h56’06.337. La più lunga fu quella del 2012, vinta da Sebastian Vettel in un tempo di 2h00’26.144. Avendo raggiunto la massima durata, la gara fu interrotta due giri prima, alla fine del giro 59.
► A Singapore ci saranno due zone di DRS. Il primo detection point sarà 230m prima della curva 5, con l’activation point 50m dopo la stessa curva. Il secondo detection point sarà 80m prima dell’apice della curva 22 e l’activation point 45m dopo l’apice della curva 23.
Per gli amanti delle statistiche, in allegato i dati sui freni offerti da Brembo (con video del punto di frenata più severo), tutti i numeri del circuito forniti dal Mercedes AMG F1 Team, un giro di pista al simulatore con Lewis Hamilton e la preview del leader del Campionato Nico Rosberg. Buona visione e buon GP!
Barbara Premoli
14_Brembo ID Card_Gran Premio di Singapore di Formula Uno_it